«Le allusioni fatte sulla mia persona da Claudio Scajola in un'intervista rilasciata oggi al Giornale sono inaccettabili e gravemente offensive. Diffido lui e chiunque altro dal reiterare questo comportamento». Lo afferma il deputato del M5S Federico Cafiero de Raho, facendo riferimento ad un'intervista dell'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola pubblicata dal Giornale con il titolo “Cafiero, Striano, gli altri. E c'è chi li autorizzava”. Nell'intervista, Scajola parlando di De Raho afferma: “Il procuratore della Repubblica di Reggio che ha proceduto contro di me era Cafiero De Raho, persona di cui si parla molto in questi giorni a proposito dell'inchiesta sui dossier. E so che nell'inchiesta che mi riguarda il finanziere Striano è stato un protagonista, tanto è vero che è stato audito quattro volte durante il processo”».

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«Nell'intervista ampiamente supportato dalla domanda tendenziosamente posta dalla giornalista - dice De Raho - Scajola fa un collegamento strumentale e privo di qualsiasi fondamento tra la vicenda degli accessi abusivi a diverse banche dati, di cui si occupa la procura di Perugia, e un processo in cui è imputato lo stesso Scajola a Reggio Calabria, iniziato quando io ero procuratore capo sullo Stretto. Ho già evidenziato come gli accessi abusivi nulla c'entrino con la Direzione nazionale antimafia, essendo stati compiuti al di fuori di essa e nella maggior parte dei casi a dati a cui la Dna nemmeno ha accesso. Ma a parlare sono le carte e i fatti, i cittadini sanno bene come stanno le cose».

«Queste e altre insinuazioni infamanti di diversi esponenti del centrodestra sono finalizzate a screditare e infangare il Movimento 5 Stelle e le altre opposizioni. Il collegamento compiuto oggi da Scajola - conclude De Raho - è una ulteriore forzatura fondata su totali falsità».