“La Calabria è la regione interessata dal più alto numero di provvedimenti di scioglimento di Comuni per infiltrazione mafiosa: complessivamente 14”. È il quadro che viene fuori dalla relazione semestrale sulla criminalità organizzata, presentata dalla Direzione distrettuale antimafia al Parlamento


Secondo la Dia, la capacità della ‘ndrangheta di infiltrare sempre di più la sfera politico-amministrativa degli enti locali calabresi e non solo, è in continua crescita. La Direzione distrettuale antimafia, infatti, ci tiene a precisare che il fenomeno non è circoscritto solo alla Calabria ma, il maggior numero di provvedimenti legati a questa regione “può essere legato, oltre ad una particolare virulenza del fenomeno, anche ad una più accentuata sensibilità ed incisività delle istituzioni preposte al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, nel penetrare e vigilare sulle realtà locali, individuandone eventuali distorsioni”.


Quindi prosegue la relazione “non deve essere sottovalutata la specifica capacità della criminalità calabrese di infiltrare enti ubicati in aree anche lontane sfruttando presenze consolidatesi da decenni anche a seguito di immigrazione”.