VIDEO | All'iniziativa ospitata nella casa editrice Pellegrini a Cosenza, accanto al sostituto procuratore della Dda di Catanzaro vi era anche Nicola Gratteri
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Prende spunto dall'esperienza di magistrato e dalla passione per il Cosenza calcio il romanzo giallo d'esordio di Alessandro Riello, autore di Delitto in contropiede, dato alle stampe da Pellegrini, ambientato sulle sponde del Lago Arvo e presentato dallo stesso Riello, che riveste le funzioni di sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, nei locali della casa editrice bruzia.
Racconto sorprendente
Un giovane pm ed un maresciallo dei carabinieri sono i protagonisti di un racconto intrigante, scritto con sorprendente fluidità, scevro da tecnicismi ed integrato da verbali conformi a quelli in uso nella polizia giudiziaria, secondo uno schema che ricorda Camilleri nel celeberrimo libro La scomparsa di Patò.
Prestigioso parterre
Coordinata da Antonietta Cozza, con Arcangelo Badolati, l'iniziativa si è svolta davanti ad un prestigioso parterre, con la presenza inoltre del padre dell'autore Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, legato alla Calabria dagli esordi della sua carriera in qualità di pretore di Rogliano. In sala inoltre, tra gli altri, il procuratore capo di Castrovillari Alessandro D'Alessio, il questore Giovanna Petrocca, i comandanti provinciali dei carabinieri, Agatino Saverio Spoto, e della guardia di finanza Danilo Nastasi.
Incoraggiato da Gratteri
Ad incoraggiare Riello alla pubblicazione del racconto è stato Nicola Gratteri, che alla Pellegrini iniziò nel 2006 il suo percorso editoriale con Fratelli di sangue: «Alessandro Riello - ha detto il procuratore capo di Catanzaro - è un giovane magistrato che sta sul pezzo e che stimo. Gli voglio bene, per questo sono qui con lui. Io non vado a tutti gli appuntamenti: se ci sono, o non ci sono, c'è sempre un motivo».