Avrebbe dovuto essere consegnato domani al Consorzio Goel e invece “Locride”, l’ostello della gioventù sorto all’interno di un bene confiscato alla ‘ndrangheta, è stato danneggiato la scorsa notte.


A darne notizia è lo stesso sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, che utilizzando il suo profilo Facebook esprime tutto lo sdegno per i «soliti noti» che, dopo aver danneggiato l’impianto di videosorveglianza e sfondato la porta, hanno portato via tre caldaie e il gruppo di pressurizzazione «rendendo inagibile ed inutilizzabile la struttura». E conclude: «Siamo sconfortati, avviliti, ma non disposti a fare sconti a nessuno».


Cos’è Locride. Un ostello della gioventù che nasce all’interno di un bene confiscato alla ‘ndrangheta nel 2005 e ristrutturato dall’amministrazione comunale di Locri con i fondi sociali del Pon Sicurezza nel 2009. È questo “Locride”, la struttura pensata per un “turismo responsabile” la cui gestione è stata affidata al Consorzio Goel che si è aggiudicata l’assegnazione gratuita del bene avendo la meglio su un’altra offerta. L’ostello è una struttura dotata di cinque piani con ascensore in grado di ospitare fino a 45 persone. Dispone di camere con bagno e balcone di max tre posti letto, ambienti comuni declinati alla socializzazione e alla convivialità, come il grande soggiorno con cucina, la sala per le attività sociali, l’internet-point, la lavanderia e l’ampio terrazzo/solarium all’ultimo piano.