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Chi l'ha visto accucciato, e l'ha immortalato con il telefonino in un mix di stupore e tenerezza, giura che non sembrava un cane in attesa del padrone ricoverato. Nell'ospedale di Polistena nulla che ricordi la storia commovente di Hachiko, "l'amico a quattro zampe" talmente fedele da aspettare il suo padrone alla stazione, anche dopo che questi era morto, e la cui storia è stata perfino raccontata nell'omonimo film. Al piano terra del nosocomio della Piana di Gioia Tauro, però, qualcuno si è intenerito davvero guardando questo cucciolo nel corridoio che cercava, vicino alla porta del reparto di ortopedia, un po' di riparo per la notte. Infatti, l'ha preso con dolcezza, ha chiesto al vicino bar dell'ospedale un po' di latte e lo ha sistemano fuori, in uno dei sottoscala esterni della struttura sanitaria. Una storia di vita e di amore per gli animali in un luogo di cura per gli umani, ma anche la speranza che il cane possa essere adottato dal personale dell'ospedale affinché sfugga ai rigori del freddo contando su una "famiglia" che delle cura ha fatto il suo lavoro e la sua ragione di vita. Chi sa che il cucciolo, proprio come nella storia del cane giapponese, tra tutti i posti dove andare a ripararsi non abbia scelto proprio questo - tra barelle, sala bende , sofferenze e speranze degli umani – perché l'ha sentito più "suo" degli altri?