Domani inizia la scuola per i bimbi ed i ragazzi calabresi. Ma purtroppo è sempre dura per le famiglie che risiedono in località o zone periferiche di Crotone e che possono aggrapparsi esclusivamente al servizio pubblico del trasporto scolastico per i propri figli frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1°grado. Lo scorso anno per molti di loro, a causa della partenza in ritardo del servizio, la scuola è iniziata ad aprile (sì, proprio a ridosso dell’ultima parte dell’anno scolastico) eppure avevano inoltrato domanda di iscrizione al Comune, pagando anticipatamente, così come era prescritto, entro giugno 2022 la tariffa di competenza che, come noto, è strutturata a seconda dell’Isee dei genitori.

Anche questo anno, domani, per moltissimi di loro, non ci sarà primo giorno di scuola, a meno che saranno capaci di organizzarsi con altri genitori e famiglie. Ci saranno infatti bimbi che rimarranno a casa con nonni o mamme che non lavorano. D’altronde è noto come la dispersione scolastica dalle periferie così abitate da famiglie con meno opportunità sia uno dei problemi più importanti da affrontare per ammortizzare le diseguaglianze sociali.

Se ne è accorta la premier Meloni che, a modo suo, ha voluto utilizzare la “mano pesante” nel pacchetto sicurezza dell’Esecutivo, inasprendo l’attuale sanzione massimale per le famiglie che non mandano a scuola i loro figli (che fino a ieri era  pari ad una semplice multa da 30 euro), prevedendo pene fino addirittura a due anni di carcere. Anche la Regione e la vicepresidente Princi ha cercato di affrontare la questione “investendo” 2 milioni di euro per l’attivazione di corsi destinati ai giovani che hanno lasciato la scuola chiarendo che «l'obiettivo è quello di prevenire e contrastare i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica». 

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Ma le mamme crotonesi delle periferie hanno idee chiare fino al punto di aver condotto ricerche e sondaggi sul perché, da anni oramai, i bandi per l’assegnazione del servizio vadano quasi puntualmente deserti per poi vedere, all’improvviso, l’unico partecipante aggiudicarsi la gara ed iniziare il servizio di trasporto in ritardo con l’aggravante di dover “assistere” quelle famiglie che fanno fatica a reperire ed utilizzare un collegamento ed un account digitale per compilare le domande ed ottenere il bollettino che gli permetta di far salire i propri figli sugli scuolabus che sono ancora tutti chiusi nei depositi.

È il caso di Francesca Tedeschi, mamma di tre figli residenti nelle contrade nord della città, lavoratrice, che sin dallo scorso anno ha iniziato ad indagare, chiedere e pretendere che si faccia chiarezza. Soprattutto non si capacita come, anche quest’anno, il servizio di trasporto non cominci sin dall’inizio dell’anno scolastico, quando, beffardamente, si è pure costretti a versare anticipatamente la quota mensile: «Io ho comunque la fortuna di poter mandare mia figlia a scuola anche se con salti mortali incredibili – racconta ai nostri microfoni con consapevolezza e competenza – ma già lo scorso anno i programmi e curricula didattici hanno ovviamente subito intoppi e ritardi per l’assenza prolungata di quei bimbi che hanno situazioni familiari che oggettivamente non permettono loro di mandare il figlio a scuola senza scuolabus».

«Già dallo scorso anno – aggiunge la mamma residente nelle contrade nord della città – abbiamo anche cercato di affrontare la questione contattando ditte di trasporto e privati che si organizzavano quasi di nascosto per non incorrere in una serie di sanzioni più che giustamente imposte a chi non rispetta standard di sicurezza fondamentali per un servizio così delicato». Aggiungendo due aspetti davvero preoccupanti: «C’è anche un problema sicurezza, non solo per l’attraversamento della Statale 106 nei tre plessi dislocati in questa zona nord della città – fa notare Tedeschi – ma oltretutto basterà osservare domani che tipo di caos si crei quando non ci sono le navette degli scuolabus qui attorno alle scuole; e poi la disinformazione e la dignità da difendere per chi non ha mai potuto avere un referente diretto per chiedere, informarsi e trovare soluzioni al problema».

C’è infatti l’obbligo esclusivo alla domanda on line sul portale del Comune che già presenta non pochi problemi a chi è avvezzo a questo tipo di approccio digitale: «Chiediamo al sindaco di creare uno sportello con dipendenti in carne ed ossa e che possa stare vicino alle famiglie che non possono permettersi un computer, perché sarebbe bene che lo sapesse anche la premier Meloni, c’è gente che non può oggettivamente mandare i propri figli a scuola, e ringrazio le poche mamme presenti, oggi assieme a me, che oltretutto suppliscono con uno spirito di mutuo soccorso davvero encomiabile, ma che, da domani, non sono oggettivamente in grado di poter portare proprio tutti a scuola». Il problema riguarda anche altre periferie popolatissime come Salica, Capo Colonna, Papanice ed Apriglianello oltre che, ovviamente, le contrade nord.

Eppure tra bandi deserti e ritardi, a Crotone il caos per mensa, assistenza ai bimbi con difficoltà e non solo trasporto è una problematica ben chiara da anni. Oggi con il ritorno, finalmente, a bandi triennali si è risolta almeno per il servizio mensa la questione dell’individuazione della ditta che offrirà questo servizio già da domani. Dal Comune assicurano che sarà presto operativo anche il servizio di trasporto, nel giro di pochi giorni: «Le mamme non hanno da temere – dichiara l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Crotone Nicola Corigliano –, nonostante il primo bando sia andato deserto, ed è per questa ragione che lo avevamo proposto già a fine anno scolastico scorso, oggi possiamo comunicare che è in via di aggiudicazione operativa l’unica offerta presentata; per cui gli uffici stanno terminando gli adempimenti tecnici necessari». L’assessore conferma che, così come per il servizio mensa, il servizio sarà aggiudicato per i prossimi tre anni, ma riguardo all'iscrizione per via telematica specifica che sono gli uffici a dover chiarire il motivo tecnico dell’obbligo a utilizzare quest'unica opzione digitale.

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In attesa che almeno dalla prossima settimana possa iniziare per davvero il servizio di trasporto, l’Associazione delle Contrade Nord si è già attivata a supportare, anche a domicilio con un portatile, quelle famiglie che hanno difficoltà a collegarsi al portale del Comune; in tal senso è possibile contattarla al 380 6354459 o a info.versoilcambiamento@gmail.com.