«Sorical ha attivato un piano di emergenza per ridurre i disagi ai cittadini di Crotone a causa della rottura della condotta di grande adduzione gestita da Corap, il consorzio regionale per lo sviluppo delle aree produttive della Regione Calabria».

Lo dichiara il commissario della Sorical Cataldo Calabretta che sta seguendo l’evolversi dell’emergenza che si è venuta a creare in città. «Da ieri – spiega il commissario Calabretta - l’impianto di potabilizzazione Neto non è alimentato dall’acqua grezza proveniente dalle vasche di Calusia e per poter garantire il servizio alla città di Crotone, Sorical ha attivato una condotta di emergenza che preleva l’acqua grezza dal bacino Sant’Anna, però – puntualizza - insufficiente a garantire la regolarità del servizio».

«In queste ore dall’impianto di potabilizzazione Neto – afferma il responsabile dell’ufficio di zona di Crotone, Giuseppe Laporta - vengono erogati 150 litri al secondo di acqua potabile, contro i 350 litri al secondo che normalmente necessità la città di Crotone. Tutta l’acqua disponibile viene sollevata, alternativamente, verso i serbatoi Vescovatello Alto e Basso, seguendo le indicazioni dei tecnici del consorzio Congesi, gestore del servizio idrico della città di Crotone».

«I tecnici della Sorical – è scritto in una nota della società - sono in costante contatto con i colleghi del consorzio Corap che stanno riparando il tubo in cemento collassato ieri pomeriggio. L’impresa incaricata, secondo quando si è appreso, sta svuotando la condotta del diametro di 2 metri per poter procedere alla riparazione in sicurezza ed in modo efficace».