L’illuminazione pubblica non sempre funziona, le strade sono dissestate, non tutte le abitazioni sono servite dalla rete fognaria. Da queste parti, sono ancora visibili i segni dell’ultima alluvione: la forza dell’acqua ha divelto una parte di guardrail nei pressi del pontile su un affluente dell’Esaro, nascosto ormai tra la vegetazione. Siamo a Trafinello, periferia sud di Crotone, dove i circa 2mila abitanti si sentono dimenticati.

Discarica a cielo aperto

Oltre che con l’incuria e l’abbandono istituzionali, i residenti devono fare i conti anche con l’inciviltà di chi, approfittando dello spazio intorno agli unici due cassonetti della spazzatura a disposizione, ha trasformato il quartiere, in una discarica a cielo aperto. Che ha sconfinato in un terreno agricolo privato, sul quale il proprietario, ormai da anni, non coltiva più nulla.

«Vengono da tutta la città e anche dai centri della provincia a buttare di tutto qua. È una situazione insostenibile. Abbiamo chiesto al Comune di bonificare l’area, noi ci siamo autotassati per recintare tutto ma poi servirebbero delle telecamere o delle fototrappole per scoraggiare gli incivili – spiega Gaetano Ranieri, presidente del Comitato Trafinello – Solo che dal Comune ci hanno detto che non hanno un progetto di videoserveglianza. Mi chiedo come possa il sindaco Vincenzo Voce, che si definisce ambientalista, permettere che qui avvenga questo scempio ecologico».

Le richieste al Comune

Il comitato ha più volte interloquito con l’amministrazione comunale e, insieme ai rappresentanti di altri quartieri periferici della città - quelli di Tufolo Farina e di Fondo Gesù -, è stato ascoltato in sede di commissione. In più occasioni, ha consegnato un breve documento contenente le richieste dei residenti. L’attivazione di servizi primari come il rifacimento del manto stradale, la rete fognaria, la pulizia ordinaria dei canali di raccolta dell'acqua piovana (che in alcuni tratti sono sommersi da rifiuti), ma anche la messa in funzione dell’impianto di illuminazione pubblica, e altre opere di urbanizzazione e digitalizzazione, perché qui metano e fibra non arrivano.

C’è poi, ovviamente la questione rifiuti e dell’abbandono indiscriminato di ingombranti, divenuta ormai non solo un problema di degrado ma anche di salute pubblica. L'amministrazione comunale proprio di recente aveva annunciato tolleranza zero contro gli incivili, ma i residenti sono esasperati: «Noi siamo stanchi delle promesse e siamo pronti a rivolgerci alla Procura della Repubblica: chi ha delle colpe, deve pagare».