«Con gli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) c’è sempre stata una proficua interlocuzione». È quanto tiene a precisare, in una nota stampa, la Questura di Crotone «con riferimento ad alcune notizie stampa, apparse nella giornata odierna, relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro», a seguito del sit-in organizzato stamattina nella città pitagorica dal Siulp, a cui ha preso parte anche la Cisl. In particolare, il sindacato lamentava di non aver ricevuto risposte alle reiterate richieste di verifiche e accertamenti in materia di sicurezza sul lavoro proprio nella Questura di Crotone.

«Gli accessi, anche nei periodi festivi, sono sempre avvenuti nel rispetto delle norme. Laddove – è scritto nella nota - siano state evidenziate possibili anomalie, si è cercato di provvedere con i relativi interventi, con redazione anche di Dvr (Documento valutazione rischi), condiviso da tutti i soggetti della sicurezza, Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) compresi».

«Tenuto conto della particolare situazione logistica della Questura – si legge ancora nel comunicato stampa - negli ultimi anni sono state svolte tutte le necessarie attività rendendo disponibile un terreno di 12mila metri quadri per le esigenze della Polizia di Stato; come a novembre 2020 è stato delocalizzato l’Ufficio logistico, in una struttura demaniale, completamente rivisitata ed oggetto di sopralluoghi».


Il Siulp, inoltre, aveva denunciato anche che il proprio segretario provinciale di Crotone sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per calunnia, dopo essersi rivolto in Procura, a seguito delle mancate risposte alle richieste di accertamento del rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. A tal proposito, la Questura tiene a precisare che «non è stata mai intrapresa, motu proprio, da parte dell’amministrazione, alcuna azione processuale».