La difficile operazione di salvataggio portato a termine dagli uomini guardia di finanza che sono riusciti a salire a bordo, a cambiare rotta e a rallentare l’imbarcazione. Fermati 6 presunti scafisti
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Nella giornata di domenica è stata intercettata una motonave alla deriva proveniente dalla Turchia che era diretta verso la ionica della Calabria.
Due unità navali della guardia di finanza appartenenti alle sezioni operative navali di Crotone e Corigliano Rossano hanno intercettato e abbordato una motonave carica di migranti a pochi metri dalla costa crotonese, prendendone rapidamente il controllo.
Le operazioni sono avvenute alla presenza di una unità della capitaneria di porto che assicurava la cornice di sicurezza della navigazione. La motonave infatti risultava priva di governabilità in quanto i responsabili del traffico di migranti avevano provveduto ad accelerare il moto della nave, a manomettere la postazione di comando, non consentendo lo spegnimento dei motori, e ad abbandonare la plancia, per evitare di essere individuati dai militari, rischiando di impattare sulla costa rocciosa.
I finanzieri, una volta abbordata la motonave, hanno provveduto a cambiare rotta e a rallentare il moto dell’unità preservando, in questo modo, l’incolumità di tutti gli occupanti. Constatate le buone condizioni delle 252 persone a bordo, di origine afgana, bengalese, egiziana e pachistana, hanno poi condotto la motonave verso il porto di Crotone dove sono giunti alle ore 01.00 del 29 agosto, scortati dalle unità navali operanti.
In porto sono proseguite le operazioni di polizia, già iniziate a bordo dai finanzieri, per individuare i responsabili della condotta della navigazione e che sono risultate particolarmente complesse perché i migranti, durante tutta la traversata, erano stati minacciati di ritorsioni verso di loro e verso le famiglie di origine laddove avessero collaborato con gli inquirenti. L’incessante attività di indagine dei militari, protrattasi nelle successive ventiquattro ore, tesa anche a conquistare la fiducia dei migranti più collaborativi, ha portato all’individuazione di 2 trafficanti di nazionalità egiziana e 4 membri dell’equipaggio di nazionalità pachistana.