Si chiama Smart Campus, è un’app che si scarica sul cellulare e funziona attraverso la scansione di QR code. Sviluppata dagli spin-off dell’Università della Calabria SOMOS e CalTek, con il contributo di DLVSystem, altro spin-off dell’ateneo, a settembre, alla ripresa dei corsi, è stata fondamentale per tracciare spostamenti e contatti degli studenti risultati positivi al covid. Ed ha funzionato così bene che ora sarà utilizzata in via sperimentale anche in altri enti e comuni.

La tecnologia per contenere il contagio

Usando tecniche di advanced analytics, l’app è in grado di elaborare ulteriori dati come la frequenza con cui la persona è stata a contatto con un’altra, l’ampiezza dello spazio fisico, la durata del contatto. In questo modo è stato già possibile nei casi verificatesi all’Unical ricostruire la catena del contagio. Una funzionalità che può servire anche per calcolare la probabilità che una persona sia stata esposta in maniera maggiore o minore al contagio, in base a tutti i parametri registrati.

«In quel mese e mezzo di utilizzo dell’app - spiega Giovanni Laboccetta  Cto DLVSystem - l’Università della Calabria ha avuto in tutto 15 contagi che sono stati immediatamente rintracciati e segnalati. Non solo, siamo riusciti a ricostruire  tutti i contatti avuti dagli studenti positivi, riuscendo in poco tempo a contenere la diffusione del virus». La comunicazione ha funzionato benissimo, insomma, grazie al supporto della tecnologia.

La sperimentazione nei comuni

La prima sperimentazione sarà nel comune di Diamante, da subito interessato a provare il sistema ideato dall’Unical. Nel centro del tirreno cosentino si partirà già prima di Natale, ma ci sono anche comuni del reggino interessati a partire con la sperimentazione.

 «L’idea è quella di utilizzare l’app negli esercizi commerciali in modo tale da poter monitorare gli ingressi all’interno dei negozi e poter ricostruire facilmente la catena di contagio tra i cittadini» – spiega Francesco Longo, docente Unical.  «Il sistema è esattamente quello utilizzato dall’università della Calabria: la funzione di check-in all’ingresso e check-out all’uscita avviene con scansione di QR code ed è stata implementata per consentire anche di tenere traccia degli accessi.