La Calabria da questa mattina, fino a venerdì 15 gennaio, sarà in zona arancione. Nella giornata di ieri, l’Istituto superiore di sanità aveva comunicato i dati sull’Rt, con la nostra regione che si assesta su 1,14. È tra le tre (insieme a Lombardia e Emilia-Romagna) che hanno un indice di trasmissibilità puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, che prevede appunto l’automatica istituzione della zona arancione.  

Le nuove disposizioni, che sono contenute nell’ordinanza firmata dal ministro della salute Roberto Speranza in accordo con i governatori regionali, fa entrare in fascia arancione, oltre alla Calabria, anche la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna.

Nel resto del nostro Paese, però, ci sono oltre regioni ad altissimo rischio. «C’è un incremento -  ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - della velocità di crescita dei casi e l’età media di chi si contagia e di chi purtroppo muore resta costante».

Le nuove disposizioni resteranno in vigore fino al 16 gennaio, quando entrerà in vigore il nuovo Dpcm, che dovrebbe convalidare tutti i divieti in Italia e la massima allerta se la curva epidemiologica dovesse confermarsi.

Le regole della zona arancione

Il coprifuoco

Resta in vigore il tra le 22 e le 5, ma prima dell'entrata in vigore della limitazione si potrà circolare all'interno del Comune senza autocertificazione.

Spostamenti tra comuni

Entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali si legge nelle Faq del governo. L'autocertificazione è necessaria per spostamenti all'interno del comune tra le 22 e le 5 o per giustificare spostamenti al di fuori del comune e/o della regione per motivi di necessità, lavoro, salute.

Attività commerciali

Negozi aperti fino alle 21, per evitare che i clienti si concentrino in un orario ristretto e si creino assembramenti. Bar e ristoranti, invece, devono limitarsi all'asporto e di consegna al domicilio.

Le sanzioni

Per eventuali violazioni, la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, «eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo».