I 580 casi attivi e un focolaio in una Rsa (38 positivi) pongono in una posizione di grave preoccupazione il sindaco Flavio Stasi che ha intensificato le interlocuzioni con il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza. L’amministratore non parla di zona rossa, ma preannuncia misure più restrittive come la inibizione di piazze, piazzali e ville dai quali troppo spesso giungono segnalazioni di assembramenti, soprattutto di giovani.

«Si tratterà di misure sofferte, che mai avrei voluto intraprendere, ma senza le quali il lavoro di controllo del territorio – che tantissimi concittadini chiedono – è praticamente impossibile. Le misure di contenimento attuali (a maglie molto larghe) rendono i controlli difficilissimi e poco efficaci con le risorse umane di cui dispongono tanto la Polizia Locale quanto le altre forze dell’ordine».

Un accenno alla questione delle scuole: qui il primo cittadino, dopo le pronunzie a lui avverse del Tar, ribadisce che le decisioni debbano essere assunte dai sindaci «gli unici ad avere contezza delle situazione».