Non arrivano notizie rassicuranti da Acri: il comune nel cosentino, già nelle prossime ore potrebbe infatti diventare zona rossa.

In mattinata si è avuta la conferma del terzo decesso per cause riconducibili al covid-19: un uomo di 88 anni del posto, già in quarantena è infatti deceduto poche ore fa. La curva dei contagi sta crescendo soprattutto negli ultimi giorni, con 89 tamponi molecolari positivi al SarsCov-2 ed oltre una settantina di test antigenici rapidi positivi ed in attesa del molecolare. Ai casi di positività, vanno aggiunte anche 282 ordinanza di quarantena obbligatoria disposte dal sindaco Pino Capalbo: «Nei giorni scorsi ho comunicato al presidente Spirlì dell’aggravarsi della situazione sanitaria nel nostro Comune, dove negli ultimi giorni si è avuto un aumento repentino dell’indice di positività».

A poco sono dunque servite le misure di prevenzione messe in atto dal primo cittadino di Acri: «Oltre ad instaurare dei mini lockdown durante il fine settimana, chiudendo alcune vie e piazze del centro o emesso ordinanza sindacale di divieto della vendita e consumo di bevande nei luoghi pubblici – dice Capalbo – a questo da aggiungere anche la chiusura fino al 27 marzo della didattica in presenza. Purtroppo, però, evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto ed in alcuni casi ci sono stati anche comportamenti sbagliati ed irresponsabili, non viviamo sotto una campana di vetro».

A questo punto è attesa la firma del presidente ff Spirlì, sull’atto che decreterà il Comune di Acri tra le zone rosse della Calabria.