Si è normalizzata la curva con 18 casi negli ultimi due giorni. Il sindaco Flavio Stasi ha proposto la creazione di un hub territoriale per la vaccinazione
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Corigliano-Rossano negli ultimi 30 giorni registra un dato complessivo di 500 positivi. Nelle ultime ore si è normalizzata la curva dei contagi con 18 casi negli ultimi due giorni. Nel frattempo, la buona notizia è che domani riprenderà a processare i tamponi il Laboratorio di microbiologia del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” la cui attività è sospesa da circa una settimana a causa di un guasto tecnico ora finalmente riparato.
Sul fronte delle vaccinazioni, questa mattina il sindaco Flavio Stasi, ha ricevuto il comitato regionale della Protezione Civile e una delegazione dell’esercito italiano, inviata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica. Erano presenti per la Protezione Civile Nazionale, Giambattista Artesi e Massimiliano Borzetti, mentre la delegazione dell’esercito era composta dal generale Francesco Bruno, del Comando Operativo dell’esercito italiano.
Effettuato un sopralluogo al palazzetto dello sport di Corigliano il PalaBrillia individuato e proposto dal primo cittadino come Hub Territoriale per le vaccinazioni, su specifica richiesta del governatore ff della Regione Calabria, Spirlì. La struttura è stata giudicata idonea e sarà proposta dalla delegazione al Commissario nazionale. Visitati anche gli altri punti vaccinali: il Centro di Ecccellenza di Corigliano, la palestra della scuola media Carlo Levi a Rossano.
«Quella di stamattina, ha affermato il sindaco Stasi, è stata una visita importante per far comprendere anche ai vertici nazionali il lavoro che si sta compiendo sui territori e l’esigenza, ormai imperante, di reperire la quantità di vaccini necessaria per proteggere la nostra comunità, a partire da anziani e fragili. La realizzazione di un Hub Territoriale insieme alle giuste forniture di prodotti consentirebbero di far fare alla campagna vaccinale il salto di qualità di cui c’è ormai un urgente bisogno»