La consegna alla città, più simbolica che pratica, del Parco del Benessere, polmone verde costruito nel cuore di Cosenza, coincide con la Giornata Nazionale dello Sport promossa dal Coni. All’ingresso dell’asse attrezzato, dotato di numerose infrastrutture sportive, tra cui campi da calcetto, basket, pallavolo, padel, e poi tavoli da ping pong, percorsi ciclabili e pure una pista per gli skateboard, si sono date appuntamento circa cinquanta associazioni dilettantistiche in rappresentanza di una trentina di discipline.

Niente taglio del nastro per un’opera di fatto già fruita dai cittadini, per lungo tempo al centro delle polemiche. Doveva integrarsi con la metropolitana leggera mentre una bretella stradale prevista più ad est avrebbe dovuto compensare la chiusura di una delle due carreggiate del Viale. Nessuno dei due progetti è stato realizzato.

Lo stesso sindaco non si è mai detto entusiasta della scelta, adottata dal suo predecessore Mario Occhiuto, di pedonalizzare questa vasta area del centro: «Non è vero che io non gradisca il Parco del Benessere – ha affermato Franz Caruso – Rendo merito a chi quest’opera l’ha pensata ed avviata, ma devo pure ribadire che al mio insediamento i lavori erano bloccati. Pur non condividendo l’intervento in questa zona, perché io lo avrei realizzato sulla sponda del Crati mantenendo qui la viabilità ordinaria, per senso di responsabilità e per l’applicazione dei principi di continuità amministrativa, ci siamo impegnati per arrivare al suo compimento. Ma bisogna prendere atto che qui la viabilità è distrutta».

L’accessibilità il punto di forza e contemporaneamente di debolezza del Parco, esposto alle intemperanze dei teppisti: «Abbiamo più volte riscontrato danni determinati dalle azioni di barbari, perché di barbari stiamo parlando, ed abbiamo rimediato. Oggi tutti gli spazi sono ripristinati e fruibili. Invito tutti al rispetto del Parco e di tutte le altre opere pubbliche della città. Se non si rispetta la cosa pubblica, non si rispetta se stessi. La cosa pubblica non è cosa di nessuno, è cosa di tutti».

Un appello a cui si aggiunge anche Francesca Stancati: «Dobbiamo trattare questi luoghi come se fossero casa nostra. Poter contare su questi spazi all’aperto ampi e di notevole qualità è un meraviglioso privilegio, un regalo per tutti. Lo sport insegna a vivere meglio ed in questa provincia c’è la possibilità di praticare le discipline più note ma anche quelle meno conosciute». La consegna ufficiale del Parco del Benessere giunge al termine di un intenso periodo di appuntamenti sportivi inaugurati con l’esposizione a Palazzo dei Bruzi della Coppa Davis e proseguiti poi con l’attribuzione al calciatore Gennaro Tutino del sigillo d’oro della città e con la celebrazione dei cento anni della Coppa Sila.