I carabinieri hanno rinvenuto l'ingente quantitativo di denaro a casa di un parente di Roberto Porcaro, l'uomo è stato denunciato con l'accusa di riciclaggio
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Un vero e proprio capitale – poco meno di 400mila euro - è stato sequestrato nelle scorse ore a un familiare di Roberto Porcaro, uno dei presunti boss di Cosenza attualmente detenuto nell’ambito del processo "Reset". I carabinieri hanno rinvenuto l’ingente quantitativo di denaro all’esito di una perquisizione eseguita in casa di suo cognato. I militari si erano recati lì in cerca di armi o droga, ma hanno finito per mettere le mani su quel piccolo patrimonio, stivato di un trolley e suddiviso in mazzette da diecimila euro ciascuna.
Il sospetto, va da sé, è che si tratti del “tesoretto” del boss, protagonista nei mesi scorsi di un pentimento a cui ha fatto seguito, di recente, una radicale inversione di marcia con tanto di rientro nei ranghi. Nel frattempo, il suo parente non è stato in grado di offrire una spiegazione convincente riguardo alla presenza di tutti quei soldi nella sua abitazione. Per lui, dunque, è scattata l’accusa di riciclaggio, anche se nei suoi confronti non è stata adottata alcuna misura cautelare.