Un comodino, un letto, la foto di una persona cara appesa alla parete. Mentre la città è sferzata dal maltempo, qualcuno riposa su un giaciglio ricavato sulla sommità della scalinata del Teatro Aroldo Tieri, ai più noto con il suo vecchio nome, Cinema Italia.

Esposti alle intemperie

Un angolo di casa, senza intimità, esposto alla piazza e alle intemperie dove si affacciano anche il Liceo Lucrezia della Valle e la scuola Emma Tavolaro. Ma lungo l'intero porticato, per il quale tra l'altro, il comune ha predisposto lavori di ristrutturazione e ripristino perché pericolante, vi sono altri materassi poggiati in terra, con lenzuola e coperte ed i segni della presenza di umanità smarrite.

Precaria normalità

L'improvvisato arredo è il sintomo della disperata ricerca di una sia pur precaria normalità. Ma non c'è nulla di normale nel dormire all'addiaccio, nel centro cittadino con il Natale alle porte. A Cosenza la macchina dell'accoglienza non si è fermata neanche con la diffusione del Covid.

Procedure più rigide

Le procedure di ingresso nelle strutture preposte però, si sono irrigidite: serve il tampone per cui l'ospitalità occasionale o in sovrannumero non può essere più consentita per evitare rischi di contagio. Al di là del pasto caldo quindi, chi abitualmente vive per strada, in taluni casi anche per scelta, è costretto a ricercarsi un riparo di fortuna.

Novità all'orizzonte

L'amministrazione comunale fa sapere che la situazione è costantemente monitorata e che si sta lavorando anche ad un nuovo progetto innovativo di sostegno, la Housing First. Si tratta di un percorso di accompagnamento delle persone senza dimora verso l'occupazione di un alloggio stabile in cui condurre la propria esistenza con l'affiancamento dei servizi sociali.

Qualcuno intervenga

Nel frattempo però, occorre un intervento immediato per offrire una sistemazione dignitosa a chi dorme per strada e per restituire decoro a questo importante teatro cittadino.