La sentenza riconosce in parte l’impianto della Dda di Catanzaro in merito ai presunti episodi corruttivi che si sarebbero verificati a Castrolibero nell’anno 2008. I condannati sono tutti collaboratori di giustizia
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Corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. È questa la sentenza emessa dal gup del tribunale di Catanzaro, rito abbreviato, nei confronti di Adolfo Foggetti, Ernesto Foggetti e Marco Massaro, accusati in concorso con l’ex vicesindaco di Castrolibero, Aldo Figliuzzi, e l’ex sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco. I due ex amministratori hanno scelto il rito ordinario.
Adolfo Foggetti è stato condannato a 5 mesi e 10 giorni di carcere, Ernesto Foggetti a 6 mesi di carcere, Marco Massaro a 6 mesi di carcere. Tutti e tre sono collaboratori di giustizia. Assolti invece Giuseppe Prosperoso, Marco Foggetti, Roberto Violetta Calabrese, Fabio Bruni e Alessandro Esposito. Infine, Mario Esposito è stato condannato a 5 anni di carcere per il reato di associazione mafiosa, ma è stato ritenuto non colpevole dei presunti casi di corruzione.
Questa sentenza riconosce in parte quindi l’impianto accusatorio della Dda di Catanzaro in merito ai presunti episodi corruttivi che si sarebbero verificati a Castrolibero nell’anno 2008. È il secondo provvedimento che va in questa direzione, dopo l’inchiesta su mafia e politica condotta sempre dalla Dda di Catanzaro, nella persona del pm Pierpaolo Bruni, nel territorio di Rende. In questo caso in abbreviato sono stati condannati gli esponenti del clan “Lanzino” di Cosenza, mentre i politici - da Sandro Principe ad Umberto Bernaudo - hanno scelto il rito ordinario.