«Ringrazio Roberto Perrotta per quanto sta facendo, per aver recepito le nostre preoccupazioni e per aver emesso l’ordinanza con cui di fatto si è chiusa Paola». Sono le parole del neo consigliere regionale Graziano Di Natale, cittadino paolano e presidente del consiglio comunale, che commenta così la decisione del sindaco della città di San Francesco di vietare l'ingresso ai non residenti. «Le misure si sono rese necessarie per tutelare tutti e per far capire, a quella sparuta minoranza, che per uscire da questa emergenza occorrono sacrifici», ha concluso Di Natale. Perrotta ha inoltre vietato ai suoi cittadini il passeggio sul lungomare e la sosta in alcune zone riportate nell’ordinanza.

Sono sei le città blindate lungo la costa tirrenica cosentina

Paola diventa così la quinta comunità del Tirreno cosentino a chiudere i propri confini per arginare il fenomeno della diffusione del Coronavirus. Dopo la chiusura di San Lucido, disposta ieri sera con un'ordinanza della presidente Jole Santelli, in giornata hanno chiuso le frontiere anche Cetraro, Diamante e Belvedere Marittimo. Cetraro, lo ricordiamo, è stata la prima città della Calabria a registrare un caso di contagio da Coronavirus.

Un'ordinanza vieta gli ingressi anche Grisolia

Da giorni sui giornali e in tv non sentiamo ripetere altro: l'unico modo che abbiamo per contrastare la diffusione del Covid-19 è l'isolamento. Qui, in questa striscia di terra lunga circa 100 chilometri, il concetto è divenuto chiaro soprattutto dopo la notizia del possibile focolaio di contagi a San Lucido. E così, sull'esempio dei colleghi, anche il sindaco di Grisolia, Antonello Longo, in serata ha disposto con un'ordinanza «la chiusura dell'accesso e dell'uscita dal centro urbano e dal territorio comunale». Ad ogni modo, nel medesimo documento si precisa che «la strada statale 18 con accesso alla rotonda nord permette comunque di raggiungere ogni direzione del territorio comunale».