Il coronavirus arriva anche a Soverato con due casi positivi. È il primo cittadino Ernesto Alecci ad annunciarlo via social: «Si tratta di una coppia scesa dal Nord Italia  qualche giorno fa, in occasione dell’esodo di cui tanto si è parlato. Fortunatamente – rassicura il sindaco della città ionica – sono scesi in auto e si sono subito messi in quarantena all’interno della loro abitazione indipendente, non in condominio, ricevendo la spesa dai loro familiari sul pianerottolo».

«Nessun contatto»

Dagli accertamenti effettuati , precisa poi Alecci, «non sono entrati in contatto con nessuno nella nostra città e questo ci lascia ben sperare. Come avete letto, sia la Regione Calabria che il Ministero della Salute, hanno emanato dei provvedimenti più restrittivi che in realtà la città di Soverato aveva già adottato qualche giorno fa quando aveva inibito ai cittadini l’utilizzo delle piazze, delle aree verdi, del lungomare. Qualcuno che aveva criticato questo provvedimento, oggi ci deve dare ragione perché abbiamo anticipato ciò che oggi viene fatto su tutto il territorio nazionale». Il sindaco rinnova dunque le raccomandazioni ai cittadini: «Uscite di casa solo per motivi importanti, per fare la spesa una sola volta al giorno e solo una persona per nucleo familiare».

Sostegno ai più deboli

E intanto, tra i tanti servizi che la città ha attivato per le famiglie in difficoltà, come il servizio di spesa a domicilio o il banco alimentare, l'amministrazione comunale, con l'aiuto delle associazioni di Protezione Civile, si è attivata per l'acquisto di più di 300 cesti-spesa con beni importanti di prima necessità come latte, biscotti, frutta per coloro che hanno più di 85 anni. «E' solo un piccolo pensiero che intende però dimostrare come gli anziani siano, per la nostra comunità, indispensabili e soprattutto, in questo momento, dobbiamo prenderci cura di loro - ha sottolineato il primo cittadino -, perché non devono mai sentirsi soli. Ma voglio ringraziare anche quei cittadini che hanno rimandato indietro il cesto dicendo di avere tutto l'occorrente in casa e di darlo quindi a chi ne ha più bisongo. Sono questi i gesti che mi fanno ben sperare e mi fanno capire che Soverato è una "comunità" e soltanto come comunità coesa riusciremo a lasciarci alle spalle al più presto questo momento difficile».