Diciotto scosse di terremoto si sono susseguite da questa mattina nell’area del catanzarese, nelle ultime settimane al centro di uno sciame sismico. Alcune di bassa intensità, altre distintamente avvertite dalla popolazione; in particolare, un sisma di magnitudo 3.3, il più alto della giornata, è stato registrato alle 14.46 con epicentro a Tiriolo, ad una profondità di 8 chilometri.

I movimenti tellurici sono tutti concentrati nell’area dell’Istmo, tra i comuni di Tiriolo, Miglierina, San Pietro Apostolo, Marcellinara e Catanzaro, a seguito della riattivazione di una faglia lì posizionata.

In mattinata, proprio a causa dell’intensità e della frequenza delle scosse sono stati evacuati gli istituti scolastici nella città di Catanzaro e nelle aree del comprensorio. Al momento non si registrano danni o feriti, la situazione continua ad essere monitorata dalla Protezione civile regionale in coordinamento con la Prefettura e i sindaci dei territori interessati.

Questa mattina, inoltre, è stata sospesa l’udienza del processo in corso in Corte d’Assise d’Appello a Catanzaro sull’omicidio Bruni. Durante l’esame di un collaboratore di giustizia, si sono avvertite le prime scosse che si sono poi susseguite. Quindi, il presidente, su richiesta delle difese, ha sospeso l’udienza e rinviata a nuova data.

A seguito della riunione convocata nella giornata di ieri in Prefettura per predisporre azioni congiunte volte a ridurre il rischio per la popolazione, la Protezione civile nei prossimi giorni ha inteso programmare un incontro con i dirigenti degli istituti scolastici della provincia di Catanzaro per coordinare al meglio e rendere uniformi le procedure di evacuazione dalle aule verso le aree di attesa.

Intanto, sul tema è intervenuto il consigliere comunale di Catanzaro Raffaele Serò (gruppo misto) che ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico. «Ritengo sia doveroso aprire una riflessione seria e concreta sulle misure da adottare per garantire la massima sicurezza ai cittadini in caso di emergenza» scrive il consigliere.

«L’esperienza del passato ci insegna che, in situazioni di emergenza sismica, la tempestività dell’intervento è fondamentale. Per questo motivo, sarebbe opportuno convocare un tavolo di confronto tra amministrazione comunale, Protezione Civile, tecnici ed esperti del settore per valutare la possibilità di predisporre tendostrutture di accoglienza per gli sfollati nelle aree di attesa già individuate dal piano di emergenza comunale.

Questa iniziativa consentirebbe di avere una risposta immediata e organizzata in caso di necessità, evitando improvvisazioni e garantendo un primo soccorso più efficace a chi ne avesse bisogno.

L’auspicio è che non si verifichino eventi tali da rendere necessarie misure di emergenza, ma la prevenzione e la programmazione sono strumenti essenziali per tutelare la comunità».