Tre ore di ritardo al mattino e due di attesa nel pomeriggio prima di poter accedere a locali climatizzati. In tanti hanno dovuto prenotare una ulteriore notte in albergo o rifare biglietti di ritorno: «Mai vista una cosa del genere»
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È una vera e propria odissea quella vissuta da migliaia di persone che oggi, a Napoli, stanno affrontando la prova preselettiva per il concorso valido per la carriera prefettizia.
La selezione, gestita da Formez, prevede due turni: uno, questa mattina alle 9, e l’altro alle 14.
Ma sin dalle prime ore della giornata è apparso chiaro come gli orari non sarebbero stati minimamente rispettati. Il primo turno è riuscito a completare l’identificazione quando erano ormai le 11.45, con un ritardo di quasi tre ore rispetto a quanto indicato. I disagi conseguenti sono stati anche per coloro che hanno dovuto sostenere la prova nel turno pomeridiano. Convocati alle 14, infatti, sono rimasti sotto il sole, con temperature proibitive per circa due ore. Solo alle 16, infatti, i candidati sono stati fatti accomodare all’interno di un altro padiglione con aria condizionata, in attesa di iniziare le procedure di identificazione.
È probabile che la prova non abbia inizio prima delle 17, con i candidati costretti a rimanere ancora in attesa. Insomma, come non bastasse già la stanchezza del viaggio e la tensione precedente ai quiz, coloro che hanno deciso di tentare la carriera prefettizia devono fare una vera e propria prova di forza e resistenza. Con un aggravio in più: le lunghissime attese, relative ad una organizzazione probabilmente non impeccabile, comporteranno per molti candidati l’impossibilità di prendere i mezzi prenotati per il ritorno nelle varie regioni. E salteranno anche le coincidenze. In tanti stanno già provvedendo a prenotare una camera per una nuova notte, con aggravio ulteriore di spesa.
Numerose sono le segnalazioni giunte da concorrenti calabresi che, provenienti da ogni parte della regione, si sono ritrovati a Napoli in balia di una preselettiva che somiglia tanto ad una corsa ad ostacoli dove passerà non chi avrà studiato di più, ma chi riuscirà a mantenere la lucidità necessaria fino alla prova.
«Mai vista una cosa del genere», commentano alcuni dei partecipanti. «Siamo stati costretti a prolungare il nostro soggiorno, poiché questo ritardo considerevole non ci consente di prendere in tempo i mezzi per il rientro».