Il Tribunale amministrativo del Lazio ha anche fissato la data per la trattazione nel merito del ricorso proposto dall'ex sindaco Vincenzo Bartone e da altri amministratori
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Quarantacinque giorni di tempo sono stati concessi dal Tar del Lazio al Ministero dell'Interno per depositare tutti gli atti che nel giugno scorso hanno portato allo scioglimento del Comune di Soriano Calabro, nel Vibonese, per presunti condizionamenti della criminalità organizzata che avrebbero compromesso il buon andamento e l'imparzialità dell'attività comunale.
La decisione è contenuta in un'ordinanza emessa nell'ambito di un ricorso proposto dall'ex sindaco Vincenzo Bartone, dagli ex presidente e vicepresidente del Consiglio Giuseppe Antonio Alessandria e Luigi Prestanicola, dagli ex Consiglieri comunali Salvatore Inzillo, Giuseppe De Masi e Maria Teresa Primerano.
Il Tar considerato che «gli interessi dei ricorrenti possono essere adeguatamente tutelati mediante la sollecita fissazione dell'udienza per la discussione del merito, in cui saranno più approfonditamente vagliate le doglianze proposte», ha ritenuto necessario acquisire «gli atti del procedimento in esame, privi di oscuramenti e completi della documentazione allegata», precisando come i documenti in questione dovranno essere consegnati entro 45 giorni. Già fissata l'udienza pubblica del 22 marzo prossimo per la definizione del ricorso nel merito.