I suo occhi confortano, le sue parole accarezzano, le sua braccia accolgono. Una missione sacerdotale, quella di monsignor Pancrazio Limina, per tutti semplicemente don Ezio, vissuta con umiltà, accanto a poveri, bisognosi ed emarginati, per la quale il Comune di Crotone ha inteso doverosamente ringraziarlo, conferendogli la menzione speciale, nell'anno in cui ricorre il suo quarantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale. «Ha speso la sua vita al servizio della gente, profondendo con generosità le sue energie a favore dei più deboli» si legge nella motivazione.

Il legame con la città 

«E io dico grazie alla città perché il bene ricevuto diventa un imperativo morale per me di ridonarlo. Assumo questo desiderio di essere portatore di speranza, il mondo ha tanto bisogno di speranza» ha detto a margine della semplice ma toccante cerimonia, nel corso della quale non sono mancati applausi e lacrime di sincera emozione. Anche il sindaco, ricordandone l’operato e l’impegno in mezzo agli ultimi, si è commosso. Siciliano d’origine, don Ezio è legatissimo a Crotone e alla sua comunità che l’ha adottato: «È una città nobile, anche nei suoi problemi e fragilità, ha un cuore grande».

La mensa dei poveri

Già rettore della Basilica Cattedrale, amministratore apostolico della parrocchia della Beata Vergine del Rosario, cappellano militare e presidente del capitolo cattedrale, Don Ezio guida da 25 anni la Mensa dei Poveri Padre Pio. Nella cucina che affaccia su piazza Lea Garofalo vengono preparati otre cento pasti al giorno. Un lavoro ininterrotto che va avanti grazie a benefattori e volontari. E quando le difficoltà incombono, c’è sempre chi è pronto a dare una mano. «Una mensa che cammina e a Crotone se qualcosa cammina per 25 anni è già un mezzo miracolo» commenta sorridendo.

Promotore di valori

«Don Ezio ha contribuito notevolmente a promuovere nella comunità di Crotone i valori fondamentali della convivenza civile, della solidarietà, dell'integrazione, del dialogo e del rispetto dell'altro» ha detto il sindaco Voce. Analogo ringraziamento ha espresso, a nome del Consiglio Comunale, il presidente della massima assise cittadina Giovanni Greco. «È la dimostrazione che la missione di un prete travalica la dimensione religiosa perché ha riverberi di fecondità sociale» ha aggiunto l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Angelo Raffaele Panzetta. Nel ricevere la preziosa pergamena, molto emozionato, Don Ezio ha ringraziato l’amministrazione comunale per il riconoscimento che ha dedicato «al vescovo ed ai più deboli».