In tribunale

Cinque pentiti nelle prossime tre udienze, riparte il processo Reset contro la ’ndrangheta di Cosenza

In aula domani ci saranno Carmine Cristini, condannato in passato per l'omicidio di Stanislao Sicilia, e Vincenzo De Rose, già organico al gruppo capeggiato fino al 2016 dall'attuale collaboratore di giustizia Celestino Abbruzzese alias Micetto. Poi tutti gli altri

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di Antonio Alizzi
30 settembre 2024
19:40

Saranno cinque i pentiti che verranno sentiti nelle prossime tre udienze del processo Reset che riprenderà domani mattina nell'aula bunker di Lamezia Terme. Si tratta, com'è noto, del procedimento penale contro la 'ndrangheta cosentina nato da blitz del 1 settembre 2022 eseguito da carabinieri, polizia e finanza in tutta la provincia di Cosenza.


L'inchiesta antimafia è stata coordinata dalla Dda di Catanzaro che nel corso degli anni in cui venivano attivati trojan, cimici, pedinamenti e altro, ha ritenuto di dover contestare agli indagati un'associazione a delinquere di stampo mafioso nel senso più ampio del termine, ovvero sotto forma di confederazione. I magistrati durante le investigazioni hanno comunque dovuto lottare contro l'omertà e l'assoggettamento di un ceto sociale che ancora fatica a riconoscere i presidi di legalità quali riferimenti a cui rivolgersi nel momento in cui la 'ndrangheta bussa alla porta di imprenditori e commercianti.

Reset raggruppa sostanzialmente vari filoni investigativi. Si parte come detto dalla presunta confederazione mafiosa divisa in due (da una parte gli italiani e dall'altra gli "zingari"), e si prosegue con quella dedita al narcotraffico contestata agli Abbruzzese "Banana" di via Popilia, in stretta correlazione con i cugini di Lauropoli, che ritroviamo insieme nel processo "Athena". Poi ci sono estorsioni, casi di usura, intestazioni fittizie di beni e infine il cosiddetto "Gaming" che in sede cautelare non ha retto come le altre imputazioni.

Tornando all'attualità, domani mattina sono stati citati Carmine Cristini, condannato in via definitiva per l'omicidio di Stanislao Sicilia, e Vincenzo De Rose, organico almeno fino al 2016 al gruppo capeggiato da Celestino Abbruzzese alias "Micetto". De Rose era uno dei pusher del sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti.

Nell'udienza di giovedì mattina invece sfileranno in aula Giuseppe Montemurro, vicino al clan "Rango-zingari" fino al giorno del pentimento, e Mattia Pulicanò, già spacciatore delle zone di Montalto Uffugo e Lattarico per conto del clan degli italiani. Pulicanò, come aveva comunicato a Cosenza Channel in una mail, è uscito dal programma di protezione da diversi mesi. Infine, martedì 8 ottobre toccherà a Francesco Greco, professione imbianchino, ma secondo la Dda di Catanzaro "braccio destro" di Roberto Porcaro, al vertice del clan "Lanzino-Patitucci" di Cosenza.

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