Sono risultati contagiati due operatori socio sanitari e un infermiere. Sottoposti a test di routine, nell'attesa del risultato hanno regolarmente continuato a lavorare (ASCOLTA L'AUDIO)
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Da qualche settimana l’ospedale Iannelli di Cetraro è tornato ad ospitare il reparto Covid. Un reparto messo in piedi in soli 15 giorni, tra le polemiche del gruppo di minoranza del Comune e le perplessità della stessa Asp di Cosenza che, in un primo momento, aveva bocciato il piano. Attualmente il reparto ospita 22 pazienti su 30 posti letto disponibili. Ma ecco che a pochi giorni dalla riconversione della struttura, arrivano i primi contagi tra i sanitari dello stesso reparto. Due operatori socio sanitari (un uomo e una donna entrambi 49enni) e un infermiere di 57 anni sono risultati positivi al Coronavirus. Tutti e tre hanno continuato regolarmente a rispettare i propri turni di lavoro nei giorni scorsi, anche se qualcuno di loro avvertiva sintomi riconducibili all'infezione da Sars-CoV-2.
Positivi al lavoro
È chiaro a tutti ormai che per processare un tampone servano tra i 7 e i 10 giorni. Difficilissimo, così, garantire il tracciamento degli eventuali positivi. È quanto è accaduto anche per i tre sanitari del reparto Covid di Cetraro: si erano sottoposti ad un tamponamento di routine la settimana scorsa ma l’esito dei tamponi è arrivato solo nella tarda giornata di ieri. Decisamente troppo tardi. I tre hanno regolarmente lavorato in corsia fino a poche ore fa, inconsapevoli di essere stati contagiati e di essere, quindi, anche ipotetici “untori”.
Indagini sui ritardi
Proseguono intanto le indagini della procura di Cosenza sui ritardi dell’Asp nel processare i tamponi e lo scorso 12 novembre i carabinieri del Nas si sono presentati nel laboratorio di virologia dell’azienda ospedaliera “Annunziata” (dove confluiscono i tamponi eseguiti in provincia) e nella sede dell’Asp di Cosenza.
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