«Solidarietà e vicinanza al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, per le gravi minacce di morte che da alcuni giorni hanno portato al rafforzamento delle misure di sicurezza nei suoi confronti e della propria famiglia». È quanto esprime, in una nota, il segretario generale del Sindacato nazionale finanzieri (Sinafi), Eliseo Taverna.

«Allarme, che sembra arrivare - prosegue Taverna - da servizi di sicurezza esteri che avrebbero captato una reale concretezza della minaccia e che riporta all'attenzione mediatica la pericolosità delle consorterie criminali che cercano ogni soluzione, anche le più eclatanti, per salvaguardare i loro affari dall'aggressione da parte di uomini integerrimi e coraggiosi come il procuratore Gratteri, da anni è impegnato a contrastare le attività illecite in un'area del Paese particolarmente esposta agli affari delle cosche. Cosche, che solo apparentemente hanno abbassato la guardia, ma che, invece, mostrano di operare nell'ombra e senza clamore, mettendo a segno affari miliardari mediante riciclaggio e reimpiego di risorse provenienti da affari illegali in attività ripulite, ma anche di essere pronte a tutto pur di salvaguardare i propri affari miliardari».

«Atteso che nei prossimi anni - sostiene ancora Taverna - con il Pnrr verranno distribuiti più di 220 miliardi nel Paese, di cui circa 80 per il Mezzogiorno, lo Stato rafforzi misure di contrasto ed apparati della sicurezza per garantire a uomini e donne della magistratura e delle forze dell'ordine esposti in prima linea, di non vanificare il loro gravoso impegno e la loro devozione allo Stato».