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Il peggio è passato, la campagna di solidarietà ha dato i suoi frutti. Sabato 20 febbraio Carlo Iannuzzi, il giovane calabrese brutalmente aggredito a Buenos Aires torna in Italia. Dopo diversi interventi chirurgici e dopo il tanto atteso nullaosta da parte dei medici argentini, Carlo potrà lasciare l’ospedale e tornare in patria. Fondamentale il contributo del comitato “El Puente per Carlo” che si è impegnato sin dai primi istanti per raccogliere la cifra necessaria a fare in modo che il ragazzo potesse essere operato. Tante, troppe le cure mediche. Una cifra insostenibile per la famiglia del giovane che ha però trovato immediatamente la solidarietà dei calabresi e non solo. Il tam tam mediatico ha funzionato e così Carlo ha potuto superare i due scogli più difficili. Il primo è stato l’intervento al cervello con asportazione di parte del cranio, il secondo quello per ricostruire con una placca in platino la parte della testa che gli era stata completamente fracassata per portargli via uno zaino e i pochi soldi che aveva con sé. Grazie a delle immagini di videosorveglianza la squadra omicidi di Buenos Aires ha individuato i due possibili responsabili, una coppia a cui Carlo si stava accompagnando e che, quindi, conosceva.
Tiziana Bagnato