VIDEO | Dai dati emerge un deficit nell'apprendimento di italiano, matematica e inglese. La vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi: «Fronteggeremo il disagio in tutti i modi possibili» (ASCOLTA L'AUDIO)
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A due giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico le istituzioni si danno appuntamento a Catanzaro per programmare strategie comuni. I dati di partenza sono quelli poco gratificanti degli ultimi test Invalsi che inchiodano la Calabria nelle retrovie della formazione e dell'apprendimento.
«I risultati richiedono una certa riflessione perché in alcuni casi non sono dei migliori - ha dichiarato Roberto Ricci, presidente nazionale Invalsi -. Le strategie di miglioramento devono necessariamento partire da quei dati per vederli in positivo individuando i punti di debolezza e da lì partire verso una didattica e delle azioni di sostegno che aiutino i più deboli. I principali punti di debolezza sono la matematica - ha aggiunto ancora - e proprio su questo bisogna cercare di lavorare cercando di accrescere le competenze di base degli studenti».
Non solo matematica, ma anche italiano e inglese. I deficit di apprendimento emergono già durante la scuola primaria per stratificarsi nelle secondarie di primo grado: «La rilevazione dei dati Invalsi è l'unico strumento che abbiamo per comprendere la dispersione implicita - ha precisato Antonella Iunti, direttore generale dell'Usr Calabria - che per noi raggiunge livelli molto alti. Tra la dispersione implicita e quella esplicita la Calabria raggiunge un livello di circa il 20%».
Al tasso di abbandono scolastico si aggiunge anche la percentuale di chi pur completando il ciclo di studi non raggiunge adeguati livelli di competenze di base. «I fattori che influenza questi risultati sono tantissimi - ha aggiunto ancora Ricci -. A mio modo di vedere, intanto, sono legati a problemi sociali ed economici del territorio e poi serve uno sforzo organizzativo per cercare di dare a tutti uguali possibilità. Se dovessi dire un punto dal quale partire, direi organizzarsi al meglio all'interno di ciascuna scuola per offrire a tutti uguali opportunità. Ecco su questo la Calabria ha qualche in passo in più da fare rispetto alle altre regioni».
Ed è con questa consapevolezza che si guarda al nuovo anno scolastico: «La giornata di oggi è stata organizzata per dare un augurio in vista dell'avvio dell'anno scolastico previsto per il 14 settembre - ha aggiunto il direttore generale dell'Usr Calabria - ma è anche un modo per programmare e progettare un nuovo anno scolastico alla luce di un confronto che avverrà oggi alla presenza del presidente nazionale Invalsi, Roberto Ricci, per comprendere la strada da intraprendere durante l'anno attraverso un progetto di miglioramento condiviso con tutte le istituzioni scolastiche del territorio».
Anche la Regione intende fare la sua parte offrendo supporto in una logica di sistema: «Per la prima volta c'è un forte intervento sistemico - ha dichiarato la vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi - che vede protagonista l'Usr, la Regione e tutto il mondo scolastico rappresentato dai dirigenti. Cammineremo insieme ed intercetteremo le problematiche e i bisogni dei nostri ragazzi perché indubbiamente dobbiamo individuare le strategie per migliorare le loro competenze. La Regione ci sarà ed interverrà finanziando percorsi extrascolastici, interverrà con borse di studio mirate che al momento sono destinate solo agli studenti universitari andremo a destinarle anche agli istituti di primo e secondo grado a quelle famiglie incui è evidente il disagio economico e ancora interverremo garantendo anche i supporti psicologici perché da quest'anno adegueremo le istituzioni scolastiche con psicologi e medici di base e fronteggeremo il disagio a 360 gradi perché non ci sia una Italia a doppia velocità».