Possibile il passaggio in una fascia di rischio maggiore. Intanto da sabato entra in vigore il nuovo decreto: tra le novità, la possibilità per i presidenti di Regione di chiudere le scuole in tre specifici casi
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Già la settimana scorsa la Calabria ha registrato un aumento dell’indice di trasmissibilità, ora un ulteriore balzo in avanti potrebbe determinare il passaggio dalla zona gialla a quella arancione. Per domani è previsto il monitoraggio di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità: non solo Calabria, ma anche Veneto, Lazio e Puglia in bilico verso l’arancio. Intanto, dal 6 marzo entrerà in vigore il nuovo Dpcm firmato dal premier Draghi, che cambia solo in minima parte le regole per ogni fascia. Ecco quelle previste per la zona arancione.
Spostamenti
Fino al 27 marzo 2021, sarà consentito spostarsi solo all'interno del proprio Comune. Al di fuori, gli spostamenti dovranno essere giustificati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione; possono essere raggiunte le seconde case, anche fuori regione tranne nel caso in cui si tratti di una zona in fascia rossa. Ancora in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
Scuola
Le attività didattiche in presenza potranno essere sospese dai presidenti delle Regioni, in tre diversi casi: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
Bar e ristoranti
Bar e ristoranti restano aperti ma con importanti limitazioni: vietate le consumazioni all'interno, dalle 5 alle 22 è consentito solo l'asporto. in particolare, fino alle 18 è permesso senza alcuna restrizione; dalle 18 alle 22, invece, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Negozi
I negozi possono tutti rimanere aperti. I centri commerciali sono aperti dal lunedì al venerdì. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. n zona arancione i parrucchieri e i centri estetici sono aperti.
Sport e cultura
In zona arancione si può svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici. Palestre e piscine restano però chiuse. Così come sbarrate restano le porte di musei e mostre.
Un vero peccato, poiché il nuovo Dpcm prevede per le zone gialle, dal 27 marzo, la riapertura dei musei anche il sabato e nei giorni festivi e la riapertura di cinema e teatri (con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala).