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Potrebbe presto lasciare Reggio Calabria, il procuratore Federico Cafiero de Raho. La notizia del pensionamento dell’attuale capo dell’ufficio requirente di Napoli, Giovanni Colangelo, apre ufficialmente la corsa alla successione per una delle poltrone più ambite nel mondo giudiziario. Cafiero vorrebbe tornare nella sua Napoli, dove ha trascorso tanti anni a combattere il clan dei Casalesi, di fatto, azzerandolo. Ma sulla sua strada troverà un concorrente assai agguerrito: Giovanni Melillo, attuale capo di gabinetto del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Una competizione fra titani, che sta creando non pochi grattacapi al Consiglio superiore della magistratura, chiamato a decidere la prossima guida della Procura della Repubblica di Napoli.
Già da tempo era noto che l’attuale inquilino del sesto piano del Cedir avesse presentato domanda per tornare in Campania. Ma il tira e molla del governo sembrava dilatare di parecchio i tempi per la definizione del limite d’età pensionabile. Ora la decisione di fissarlo a 70 anni, con proroga fino a 72 solo per i magistrati di Cassazione. Da qui l’addio di Colangelo.
Servirà ancora qualche settimana ai giudici di Palazzo dei Marescialli per definire l’iter che porterà alla nomina del procuratore di Napoli. E nonostante la legittima aspirazione di Cafiero de Raho di tornare nella sua città natale, dove ha lasciato famiglia e affetti, a Reggio Calabria sono in tantissimi a sperare che le cose vadano diversamente.
Una sua partenza, in questo momento storico, rappresenterebbe un serio problema per un ufficio requirente che sta riscrivendo la storia degli ultimi 40 anni di Reggio e della Calabria.
Consolato Minniti