Dal mare alla montagna, le arterie stradali rappresentano una "croce" per la sicurezza degli automobilisti. Per non soffermarci ossessivamente sulle negatività del territorio abbiamo selezionato una lista di buoni motivi per amare ed esportare fuori dai confini regionali il modello base di viabilità calabrese. Basta con l’informazione disfattista e fine a se stessa. Sembra impossibile ma tra buche, avvallamenti, voragini ci sono vantaggi da tenere in considerazione. Ecco quali.

 

1) Ogni volta che centri in pieno una buca un gommista calabrese sorride. Considerando la crisi economica ed occupazionale, la salvaguardia della categoria è un tassello di fondamentale importanza.

2) Attraversare una voragine consente all'utente di riscoprirsi credente. L’invocazione al santo “di fiducia” è d’obbligo, incoraggia la marcia e rassicura, consentendo di giungere a destinazione incolume.

3) La Calabria è Regione dichiaratamente "green". Canneti, fogliame, erbacce a bordo strada attestano il ricco e rigoglioso patrimonio naturalistico del comprensorio.

4) Zoo a cielo aperto. Dai cinghiali a spasso in città, alle pecore e capre che "intasano" il traffico nei paesini. Ma anche topi e serpenti nel cuore dei centri storici. Amiamo gli animali e rispettiamo il loro diritto alla mobilità (foto scattata nel Briaticese). Principio caposaldo nella cultura meridionale.



5) Il calabrese ha sposato il concetto di lentezza. La vita al cardiopalma è considerata caratteristica tipica delle metropoli industrializzate. Quindi bannata, disprezzata, snobbata. Ma allo sport non si rinuncia. Le buche disseminate lungo i tragitti sono un valido esercizio fisico. Confermano la destrezza del guidatore e la sua prontezza alla manovra. Del resto la gincana non passa mai di moda.

6) Le zone isolate sono divorate dal buio al calar della sera?  Oltre al risparmio energetico, la scarsa illuminazione consente di perdersi nell'immensità della volta celeste. La Calabria, alla fine, è o non è terra d’amuri?

7) Le gallerie nel territorio provinciale si contano sulle dita di una mano. L'eventuale carenza di illuminazione non deve destare allarmismi. Rientra nella filosofia di vita: "Se non vedi la luce in fondo al tunnel, arredalo".

8) Ammettiamolo. C’è un piccolo Tazio Nuvolari in ciascuno di noi. Gli ostacoli sulle carreggiate risvegliano il piccolo pilota che giace addormentato nel profondo dell’anima. In più il rally rimane una disciplina sportiva adrenalinica (foto Cessaniti e frazioni, primavera 2018).



9) Le strade a pedaggio a queste latitudini sono leggende metropolitane. Ancora non superato, lo shock dei parcheggi a pagamento. Le strisce blu continuano ad agitare i sogni di molti calabresi.

10) Il manto stradale deteriorato infine può essere utilizzato come sensore sonno. Il numero di buche azzeccate corrisponde al livello di stanchezza. Dati scientificamente provati.

 

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