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Cosenza – Fatti scoppiare ininterrottamente, uno dopo l'altro, avrebbero illuminato il cielo di Cosenza per quattro giorni di seguito. Basterebbe questo per immaginare la quantita di botti di Capodanno, tutti rigorosamente illegali, sequestrati in riva al Crati. Tre tonnellate, tra batterie multicolpi, fontane, candele, raudi e bengala di produzione cinese, nonché "bombe"artigianali usualmente esplose con appositi mortai. Questi i numeri del maxisequestro dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Cosenza che hanno anche denunciato quattro persone.
Le operazioni di pedinamento hanno consentito ai finanzieri di individuare quattro locali, adibiti a depositi per i botti illegali, nella disponibilità di diversi soggetti. Nel corso del blitz sono state individuate tre tonnellate di fuochi d’artificio, stipate in totale violazione delle norme di sicurezza. Il valore commerciale si aggira intorno al milione di euro. I quattro responsabili sono stati denunciati alle Procure della Repubblica di Cosenza e Castrovillari.