Attratti dai prezzi convenienti per vetture di lusso, i clienti versavano acconti in denaro senza avere l’auto sognata
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Sei obblighi di dimora, quindici persone indagate, sedici perquisizioni e sequestrate sette auto di lusso: è questo l'esito di un operazione antiriciclaggio svolta dai carabinieri di Chioggia e dalla guardia di Finanza di Venezia nelle province di Venezia, Padova, Vicenza, Treviso, Reggio Calabria e Caltanissetta.
Gli indagati avrebbero ricevuto caparre per acquisti di auto di lusso, senza mai consegnarle. L'indagine è stata avviata dopo una serie di denunce da parte di persone che, attratte dai prezzi convenienti pubblicizzati on line per vetture di pregio da un autosalone di Chioggia, hanno sottoscritto un contratto di acquisto versando acconti di denaro, senza poi avere la 'quattroruote' sognata.
L'autosalone, infatti, dopo soli 3 mesi di attività, a settembre 2018 ha frettolosamente chiuso i battenti, liberando i locali utilizzati da arredi ed auto, mentre i responsabili della società hanno fatto perdere le proprie tracce. Dopo le denunce ai carabinieri di Chioggia, i finanzieri hanno scoperto che i conti correnti della società e dell'amministratore erano stati subito 'svuotati' e i proventi della truffa trasferiti su altri conti bancari in Croazia, Germania e Inghilterra, intestati a prestanome. In alcuni casi è emerso che il provento della truffa è rientrato nella disponibilità dei responsabili, mentre in altri è stato usato per l'acquisto di auto di lusso. Sette di queste (Maserati, BMW X5, Mercedes, Audi, Land Rover) sono state poste sotto sequestro assieme a 600 mila euro.