Ha negato di essere stato eletto con i voti della ‘ndrangheta il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Stefano Bisi, in audizione come testimone in Commissione Antimafia. Un incontro quello avvenuto ieri in cui non sono mancati i momenti di attrito.

 

La domanda, posta dalla presidente Rosi Bindi, nasce sulla scorta delle dichiarazioni del pentito Lo Giudice, detto il Nano, che, insieme al testimone di giustizia Cosimo Virgilio, pochi mesi fa aveva dichiarato che in Calabria ben 28 logge su 32 sono controllate dai clan, spiegando poi che la nuova criminalità organizzata calabrese sarebbe proprio il frutto di una vera e propria commistione con la massoneria.

 

Niente di più falso per Bisi che ha spiegato di fare affidamento su controlli interni, provvedendo subito alla sospensione o alla demolizione della loggia nel caso venissero riscontrati comportamenti contrari. Come in Calabria. Quattro, secondo quanto riportato da Bisi alla commissione, le logge in provincia di Reggio soppresse. Il Gran Maestro ha anche negato la presenza in massoneria di parlamentari e ha ringraziato i calabresi i cui voti sarebbero stati fondamentali per la sua elezione.

 

Tiziana Bagnato