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Dieci anni e dieci mesi di reclusione. Questa la condanna del gup di Catanzaro nei confronti di Marianna Roshka, la donna ucraina di 33 anni che il 17 agosto 2015 avrebbe ucciso la figlia neonata in un'abitazione di Montepaone, nascondendone il corpo in una valigia all'interno di un armadio.
La donna è stata ritenuta colpevole di omicidio e occultamento di cadavere ed è stata giudicata con il rito abbreviato che ha comportato uno sconto di pena pari ad un terzo. Sono stati i carabinieri di Soverato a scoprire la vicenda dopo una segnalazione del Pronto soccorso dell'ospedale. La donna, residente in provincia di Varese ma in vacanza a Montepaone (Cz) insieme ai familiari, vi era giunta dicendo di non sentirsi bene.
I medici avevano però immediatamente individuato i segni di un parto recente. Da qui la perquisizione e la macabra scoperta. Le indagini portarono, nel dicembre dello stesso anno, all'arresto della donna.