La donna che vive Crotone è stata intervistata mentre entrava nel caseggiato di via Parea: «Se avessi saputo quello che succedeva sarei corsa subito qui». Alessia Pifferi è in carcere con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Per me non esiste più». Maria vive a Crotone ed è la nonna di Diana, la bambina di 18 mesi morta di stenti a Milano. Sua madre Alessia Pifferi, in carcere con l’accusa di omicidio volontario, l’aveva lasciata da sola per una settimana per incontrare il suo compagno nella Bergamasca. L’anziana, che risiede a Crotone, non vuole avere più a che fare con sua figlia. Lo dice chiaro ai giornalisti de Il Giorno che l’hanno intervistata mentre entrava nel caseggiato di via Parea a Milano, dove la Pifferi viveva con la sua bambina.
«Vedevo la mia nipotina in videochiamata – ha dichiarato la signora Maria al Giorno - e non notavo nulla di strano. Se avessi saputo quello che succedeva, sarei corsa a Milano».
Il giorno della scoperta del cadavere della bambina la donna ha definito la figlia «mostro»: «Ho scritto quella parola in un momento di rabbia. Comunque non voglio più saperne di lei: per me non esiste più».
La signora Maria non sapeva le condizioni in cui era costretta a vivere la sua nipotina, lasciata spesso sola dalla madre. «Non ne avevo idea. Io vivo lontano, a Crotone. Non potevo immaginare una cosa simile».
Intanto, dopo che l’autopsia ha accertato che Diana è morta di fame e di sete, il magistrato ha dato il via libera ai funerali. Serviranno altre analisi per individuare la causa esatta della morte.
Ieri sul cancello della casa, nel quartiere periferico di Ponte Lambro, a Milano, è apparso l'annuncio delle esequie con una foto di Diana seduta sul letto con una magliettina bianca e una vaporosa gonna rosa, circondata da palloncini rosa, come in un giorno di festa.
«A soli 18 mesi è volata in cielo la piccola Diana Pifferi» è scritto sull'annuncio. I funerali si terranno domani pomeriggio nella parrocchia di San Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese.
Serviranno altre analisi per individuare la causa esatta della morte di Diana, la bimba di un anno e mezzo abbandonata per sei giorni a casa da sola dalla madre Alessia Pifferi e che, stando agli atti noti dell'indagine, è deceduta per stenti, di fame e sete.
Per Alessia Pifferi, di 37enne, che in carcere appare «frastornata», è probabile che nei prossimi mesi la procura di Milano, dato il quadro probatorio solido, chieda il processo immediato per omicidio volontario pluriaggravato.