Gli apparecchi installati nei comuni di Rovito, Luzzi e San Fili erano finiti sotto la lente della Procura bruzia, il Riesame ha però accolto il ricorso della società BConsulenze: ecco cosa scrive in merito
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Nessun vizio procedurale nell’applicazione degli autovelox finiti sotto la lente in provincia di Cosenza. Gli apparecchi “T-Exspeed V.2.0” installati nei comuni di Rovito, Luzzi e San Fili, erano stati sequestrati dalla Procura bruzia e successivamente dissequestrati. Tutto regolare, dunque, per il tribunale del Riesame di Cosenza, secondo quanto riportato nel provvedimento firmato dal presidente del collegio giudicante, Paola Lucente (relatore dell’ordinanza), unitamente ai giudici Marco Bilotta e Francesca De Vuono.
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Il dissequestro è avvenuto in seguito al ricorso presentato dall’avvocato Enzo Belvedere e dallo studio legale "Walter Perrotta & Raffaella Olivito", pool difensivo che, a corredo dell’istanza avanzata al tribunale del Riesame di Cosenza, ha depositato diverse consulente tecniche che evidenziano come la BConsulenze avesse rispettato tutte le procedure imposte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito al rilevamento della velocità sulle strade italiane. Nel procedimento penale tuttavia è indagato per truffa il legale rappresentante della società cosentina, con sede a Montalto Uffugo, Marco Coscarella.
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