Fermati due uomini di nazionalità rumena, mentre altri due si trovano in carcere. Sono accusati anche di aver rubato in case e aziende agricole. Dovranno rispondere di associazione a delinquere e reati contro il patrimonio
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Sgominata dai carabinieri la presunta banda ritenuta responsabile di diversi incendi di autovetture sul territorio di Corigliano Rossano, nonché di furti in abitazioni e in aziende agricole dell’alto Jonio cosentino. Nella giornata di oggi, i militari del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare inframuraria, emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari, nei confronti di due cittadini rumeni, M.D.M. e S.G.C., entrambi ventinovenni, ritenuti appartenenti ad un’associazione a delinquere armata, dedita ai reati contro il patrimonio.
In particolare, secondo la ricostruzione degli inquirenti, dell’organizzazione farebbero parte, oltre ai due odierni arrestati, anche un altro soggetto di origine rumena, già destinatario nel mese di ottobre scorso di provvedimenti di custodia cautelare in carcere, e un italiano di 49 anni, ritenuto il terminale di tutte le attività criminose, già ristretto presso la casa circondariale di Castrovillari.
Il provvedimento giudiziario emesso dal Gip scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta dalle Stazioni carabinieri di Mirto Crosia e Campana con il supporto della Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sotto la direzione del procuratore capo Alessandro D’Alessio.
Le indagini
Le complesse indagini, avviate già dallo scorso mese di ottobre, sono state portate avanti con svariati servizi di pedinamento e controllo, nonché con l’ausilio di attività tecniche, consentendo di riscontrare l’esistenza di un sodalizio criminoso composto da almeno tre cittadini rumeni, dedito alla commissione di una serie di furti in abitazione e in aziende agricole nei comuni dell’alto Jonio-cosentino (Villapiana, Trebisacce, Corigliano-Rossano), con l’aggravante di aver commesso il fatto scorrendo in armi la campagna e la pubblica via, anche in orari notturni; rinvenire e sottoporre a sequestro refurtiva varia, poi restituita ai legittimi proprietari; far luce su numerosi episodi incendiari di veicoli in danno di diverse vittime nel territorio dell’area urbana coriglianese. Nel corso delle operazioni di perquisizione delle pertinenze del 49enne italiano sono stati sequestrati, inoltre, oltre mille litri di carburante di verosimile provenienza illecita.
Si tratta di una prima articolata risposta, sferrata dall’Arma di Corigliano-Rossano con il diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, alla preoccupante frequenza di incendi di veicoli consumati in questi ultimi mesi nel territorio della città di Corigliano-Rossano.