Si aprirà nel giugno del 2022 il processo a carico di Rosario Tomarchio, 57 anni di Soveria Mannelli e dipendente dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro accusato di essersi allontanato arbitrariamente dal luogo di lavoro. L'addetto all'archivio delle cartelle cliniche è stato, infatti, oggi rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Catanzaro per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il dipendente avrebbe attestato falsamente la propria presenza in servizio mediante l'alterazione del sistema di rilevamento inducendo in errore l'ente - l'Asp - e ottenendo un ingiusto vantaggio.

Restituzione degli atti

Il giudice ha altresì disposto la restituzione degli atti in Procura per la riformulazione del capo d'imputazione d'abuso d'ufficio, contestato in concorso a Rosario Tomarchio, a Antonio Gallucci, 55 anni di Soverato e direttore medico di presidio dell'ospedale di Lamezia Terme e diretto superiore del dipendente. In un primo tempo l'accusa nei suoi confronti era quella di non essersi attivato per sanzionare l'assenteismo di Tomarchio omettendo di avviare le procedure di recupero del monte ore non lavorato per l'anno 2018. In tal modo avrebbe procurato un ingiusto vantaggio pari alle somme percepite a titolo di retribuzione in corrispondenza dei periodi di assenza ingiustificata pari a 11mila euro.

Nuova riformulazione

Tuttavia, le posizioni di entrambi gli indagati dovranno essere nuovamente sottoposte al vaglio del giudice, almeno limitatamente al reato di abuso d'ufficio. Il collegio difensivo è composto dall'avvocato Aldo Ferraro (Rosario Tomarchio) e Enzo Galeota (Antonio Gallucci).