La Procura ha depositato nel fascicolo le dichiarazioni rese da Dante Mannolo, già condannato a 14 anni di reclusione con rito abbreviato
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Spunta un nuovo collaboratore di giustizia nel processo che si sta celebrando dinnanzi al Tribunale di Catanzaro scaturito dal colpo milionario messo a segno nella società Sicurtransport. Il gruppo, si ricorderà, aveva realizzato una vera e propria azione paramilitare assaltando, il 4 dicembre del 2016, il caveau dell’Istituto di vigilanza Sicurtransport di Catanzaro riuscendo a portar via più di otto milioni di euro.
Questa mattina nel corso dell'udienza con rito oridinario il sostituto procuratore Debora Rizza ha depositato nel fascicolo le dichiarazioni rese da un nuovo collaboratore di giustizia, Dante Mannolo, facente parte del gruppo che operò per portare a casa il bottino milionario.
Il collaboratore di giustizia
Già condannato con rito abbreviato a 14 anni di reclusione, il 40enne originario di Cutro ha deciso di collaborare con la Procura rilasciando dichiarazioni accusatorie nei confronti di Cesare Ammirato accusato di aver messo in contatto Massimiliano Tassone, responsabile della Sicurtransport, e Giovanni Passalacqua mettendo anche a disposizione i locali commerciali ove ricoverare i mezzi da utilizzare per la rapina. Nel verbale Mannolo tira direttamente in mezzo Cesare Ammirato dichiarando che fu direttamente coinvolto nella rapina e che era a conoscenza della circostanza perchè gli fu riferito dai suoi cugini. Inoltre, parla anche di una talpa all'interno della Sicurtransport che avrebbe fornito informazioni al gruppo criminale per mettere a segno il colpo.
Luana Costa