Mettere mano agli sprechi a cominciare da quel corposo numeri di immobili per i quali l’Asp paga un fitto, nonostante tanti siano invece gli edifici di sua proprietà semi vuoti. È questo lo scopo a cui mira la Commissione Straordinaria dell'Asp di Catanzaro con la delibera 368 del 23 giugno. Un ruolo centrale in questo disegno lo ha anche Lamezia con il suo comprensorio.

 

Il sindaco Paolo Mascaro ha, in particolare, attenzionato la presenza di spazi ampi e in disuso sia nel Giovanni Paolo II che dove è attualmente collocato il dipartimento di Prevenzione, nell’ex ospedale civile. Il primo cittadino fa presente che sarebbe in queste aree opportuna la collocazione di uffici amministrativi con «immediato risparmio ed anche ottimizzazione del servizio in area centrale facilmente raggiungibile e dotata di ampi parcheggi. Ci si augura, quindi, che in tempi brevi, perseguendo celermente nella strada ottimamente tracciata, si possa procedere alla concreta realizzazione dell'indirizzo formulato».

 

Già anni fa ci eravamo occupati dell’anomalo caso dell’edificio destinato ad ospitare gli uffici amministrativi dell’Asp a Lamezia e praticamente deserto. Stanze su stanze, corridoi e diversi piani occupati da una manciata di dipendenti. Non a caso, durante la discussione della riapertura del reparto di Malattie Infettive, Mascaro, su sollecitazione di associazioni e comitati, aveva anche proposto che questo venisse realizzato proprio lì.

 

Ora la decisione della Commissione straordinaria potrebbe essere la miccia per fare partire un sistema virtuoso contro le tante cattedrali nel deserto. Anche la Fondazione Terina, da anni sotto utilizzata, potrebbe con l’occasione data dal maxi processo Rinascita Scott, del quale quasi sicuramente ospiterà l’aula bunker, riprendere vita e dare ossigeno ad un’intera area industriale citata solo in campagna elettorale.