La decisione assunta con delibera dalla terna commissariale che guida l'Azienda sanitaria provinciale. La professionista avrebbe espresso indisponibilità al trasferimento in ufficio
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Vanno avanti, seppur lentamente, le procedure di sospensione dei sanitari che ancora non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-covid. Dopo il caso del medico veterinario, l'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro verga una nuova delibera che nei fatti solleva dall'incarico una infermiera in servizio nell'unità operativa di Medicina Trasfusionale.
Il rifiuto alla vaccinazione
L'iter ha avuto inizio nello scorso aprile quando il responsabile aveva segnalato il diniego opposto dalla sanitaria alla vaccinazione e il contestuale invito a sottoporsi a visita dal medico competente, all'esito del quale non è emerso però alcun rischio o controindicazione. E così anche secondo quanto disposto dal decreto legge 44/2021 che nei fatti rende obbligatoria la vaccinazione per gli operatori del servizio sanitario, era stata persino ventilata l'ipotesi di uno spostamento dell'infermiera in una postazione che non contemplasse il rapporto diretto con utenti o pazienti.
La sospensione
Tuttavia, secondo quanto riportato in delibera, la sanitaria avrebbe espresso indisponibilità al trasferimento negli uffici del dipartimento dei Servizi sanitari. Il diniego sarebbe cristallizzato in una nota che porta la data dello scorso 7 luglio e che avrebbe aperto le porte della sospensione all'infermiera. Cinque giorni fa così - trascorsi i termini pervisti per legge - e non essendo «pervenuta alcuna plausibile giustificazione», il direttore ff dell'ufficio Gestione Risorse Umane ha formalizzato la procedura che comporta la sospensione del rapporto di lavoro, senza ricevere retribuzione o altro compenso fino all'assolvimento dell'obbligo vaccinale o non oltre il 31 dicembre.