Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, «ha distratto milioni di euro, mancata rendicontazione». E «la malversazione è questa, quando non spendo per i fini per le quali ho preso le somme ma li ho distratti per altri fini, le ho occultate, le ho portate da un'altra parte». Lo ha detto Luigi D'Alessio, pm della procura di Locri, parlando alla Zanzara su Radio 24 a proposito della vicenda che ha portato Lucano agli arresti domiciliari. «Disobbedienza civile alla Pannella? Non confondiamo la lana con la seta. Aggiungendo che il reato di umanità «nel codice non esiste, non può essere un'attenuante. Sempre reato resta».

«Nessun condizionamento»

 

Per il magistrato della procura di Locri «le leggi non possono essere eluse perché lo avrebbe fatto per motivi umanitari, che poi è tutto da vedere». E in merito alle critiche secondo cui avrebbe seguito il clima che c'e' nel Paese nei confronti degli immigrati il pm precisa che «questa inchiesta la conduco da quando c'era il governo precedente. Non accetterei condizionamenti da nessuno». «Non si può dire me ne frego della legge e faccio quello che voglio - dice ancora il pm - soprattutto perchè se lo facciamo passare a Lucano poi lo dovremmo fare con chiunque altro non ci piaccia. Le leggi non possono essere bypassate da chi ci piace».

«Riace un porto libero»

 

Lei ha definito Riace uno Stato nello Stato: «Stato nello Stato, una Repubblica autonoma, un porto libero. Fate voi. Noi non possiamo consentire che vengano violate le leggi». E se Saviano ha detto che andiamo verso un sistema autoritario, il magistrato replica «Sistema autoritario? Non sono l'arma bianca di nessuno. Faccio solo il magistrato». «Il sistema Riace - dice D'Alessio - in astratto era una bella storia, ma se la si attua violando la legge non va più bene. Ma l'ha rovinata Lucano, non io». Infine, una stupidaggine - per il pm - sostenere che Lucano è agli arresti mentre fuori ci sono gli 'ndranghetisti «qui a Locri stiamo processando più di 100 mafiosi». agi

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