L'operazione eseguita dal Ros e coordinata dalla Dda del capoluogo. Coinvolte anche altre province sul territorio nazionale (ASCOLTA L'AUDIO)
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Maxioperazione antimafia in Calabria. Dalle prime luci dell'alba i carabinieri del Ros con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Complessivamente 123 gli indagati e 43 misure cautelari.
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Misura cautelare in carcere:
1. Francesco Aracri
2. Salvatore Aracri
3. Francesco Carioti
4. Cesare Carvelli
5. Antonio Corbisieri
6. Pietro Curcio
7. Maurizio Del Poggetto
8. Ulrich Mark Goke
9. Pantaleone Laratta
10. Roberto Lumare
11. Salvatore Lumare
12. Domenico Megna
13. Mario Megna
14. Pantaleone Maegna
15. Rosa Megna
16. Enrico Moscogiuri
17. Luigi Nisticò
18. Sandro Megna Oliverio
19. Santa Pace
20. Domenico Pace
21. Gaetano Russo
22. Stefano Strini
Domiciliari:
23. Rosario Arcuri
24. Giovanni Bello
25. Massimiliano Maida
26. Salvatore Panebianco
27. Mauro Prospero
28. Piero Talarico
29. Josef Wieser
30. Alessandro Frescura
31. Gustavo Vecchio
32. Giancarlo De Vona
33. Giuseppe Germinara
34. Vincenzo Sculco
Obbligo di dimora
35. Giuseppe Aracri
36. MariaLuisa Lucente
37. Santino Torromino
Sospensione dall'esercizio di pubblici uffici
28. Francesco Bennardo
39. Ambrogio Mascherpa
41. Nicola Santilli
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Divieto di contattare la pubblica amministrazione
42. Antonio Laratta
43. Giovanni Mazzei
Il ruolo di Sculco
Nomine, appalti, incarichi. Quando si trattava di scegliere gli elementi da incastrare ai piani alti delle amministrazioni pubbliche nel crotonese, tutto (o quasi) sarebbe passato dalle mani di Vincenzo Sculco, finito agli arresti domiciliari nel maxi blitz della Procura di Catanzaro.
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La della conferenza stampa
I dettagli dell’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica di Catanzaro trasmessa in diretta su LaC News24.
Tra gli indagati anche Sculco, Oliverio e Adamo
Associazione per delinquere. È questa l'accusa contestata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, tra gli altri, a Nicola Adamo, all'ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, a Vincenzo Sculco e a Sebastiano Romeo tra gli indagati del maxi blitz perché «agendo d'intesa tra loro, ricoprendo ciascuno di essi un preciso compito si associavano al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione».
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Le accuse a Oliverio e ai fratelli Vrenna
I guai giudiziari di Mario Gerardo Oliverio non finiscono con l'accusa di associazione a delinquere aggravata dall'agevolazione mafiosa, ma la Dda di Catanzaro gli contesta il reato previsto dall'art. 452 quaterdicies del codice penale, ovvero «attività organizzata per il traffico di rifiuti», in concorso con gli imprenditori crotonesi, Giovanni "Gianni" Vrenna e Raffaele Vrenna, all'epoca dei fatti titolari delle quote societarie delle società EKKO' SCARL A RL e Sovreco SPA.
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Sospeso per un anno il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro Masciari (ex Crotone)
Secondo le carte della Procura era «a totale disposizione» di Vincenzo Sculco «per assicurare alle imprese a lui legate l’ottenimento di appalti e la nomina di soggetti a lui vicini»
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