I carabinieri della Compagnia di Tropea e della Stazione di Nicotera hanno arrestato Emanuele Mancuso, 29 anni, di Nicotera, sfuggito il 26 giugno scorso da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia in accoglimento di una richiesta del pm della locale Procura Filomena Aliberti. Emanuele Mancuso – figlio del boss Pantaleone Mancuso, 56 anni, di Nicotera, detto “l’Ingegnere” – si è consegnato ai carabinieri della stazione di Nicotera.

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Emanuele Mancuso, 29 anni, è accusato di aver acquistato o ricevuto sostanza stupefacente trasportata poi da Vincenzo Tino, 27 anni, di Capistrano. La contestazione viene mossa con l’aggravante della recidiva per Emanuele Mancuso.Fatti di reati che sarebbero stati commessi tra Capistrano e Serra San Bruno in un arco temporale ricompreso fra il giugno 2015 ed il luglio dello stesso anno.  

 

Gli indagati complessivi dell’operazione, condotta sul “campo” dai carabinieri del Nucleo Operativo di Serra San Bruno, coadiuvati dal personale delle Stazioni dipendenti sono 16 ritenute responsabili a vario titolo del reato di “Produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina)”.

 

Aggiornamento del 15/07/2017 delle ore 14:05

Emanuele Mancuso, dopo essersi consegnato ai carabinieri, è stato oggi scarcerato dal Tribunale del riesame di Catanzaro, in accoglimento di una istanza avanzata dagli avvocati Francesco Sabatino e Francesco Capria.

 

g.b.