Riceviamo e pubblichiamo integralmente le precisazioni della Regione Calabria in merito all'articolo "Trasporto pubblico, l’app della Regione Calabria non funziona ma è costata 700mila euro". Di seguito la nostra controreplica.

La nota della Regione

Con riferimento alle notizie di stampa apparse sul sito web lacnews24.it (https://www.lacnews24.it/attualita/trasporto-pubblico-l-app-della-regione-calabria-non-funziona-ma-e-costata-700mila-euro_141623/) occorre precisare quanto segue.

Il problema tecnico legato al certificato di sicurezza SSL del server è stato risolto in data 24/08/2021 come indicato nella home page del portale che ospita la Centrale Operativa Regionale CORe https://mobilita.regione.calabria.it/ e nella sezione news dell'APP.

Si è trattato di un problema temporaneo e pertanto sia l'APP che il sito sono pienamente fruibili dal pubblico.

L'applicazione è disponibile e funzionante per i sistemi Android, previo download e installazione dalla home page del sito raggiungibile al seguente link: https://mobilita.regione.calabria.it/

Più in dettaglio, per quanto riguarda le informazioni relative ai costi riportati nell’articolo, occorre precisare che il totale indicato si riferisce ai costi di progettazione e funzionamento della piattaforma informatica CORE e non esclusivamente all’App, che di quel progetto ne rappresenta una parte accessoria. Difatti, la piattaforma consente di acquisire tutti i dati economici e trasportistici che vengono comunicati direttamente dalle aziende di trasporto e sono necessari e utili al fine di consentire la programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale.

La Centrale Operativa Regionale dei trasporti (CORE) è uno strumento innovativo sviluppato in ambiente web, consultabile anche da smartphone, che consente di conoscere le linee servite dal sistema di trasporto pubblico su gomma, le fermate e gli orari, con la possibilità di pianificare i propri viaggi. Le funzionalità di infomobility sono state successivamente progettate ed in parte realizzate con l'obiettivo di fornire agli utenti uno strumento utile per organizzare in modo veloce e intelligente la mobilità su tutto il territorio regionale. A tal fine, le informazioni presenti su CORE sono fornite direttamente dalle società consortili che effettuano il servizio di TPL in Calabria. Lo scopo è assicurare  agli utenti un’informazione il più possibile aggiornata e, allo stesso tempo, far conoscere alla Regione Calabria le esigenze degli stessi in modo da poter programmare itinerari utili ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, in sintonia con gli standard europei in materia di sviluppo di interventi mirati ad inquinare sempre meno l’ambiente ed offrire servizi su misura ai cittadini.

Il progetto CORE (compresa l’App) è stato finanziato con fondi del POR Calabria FESR FSE 2014/2020 (Asse 2), mentre l’implementazione della piattaforma, con particolare riferimento alla bigliettazione integrata, che pure rappresenta un obiettivo importante dell’amministrazione regionale, sarà finanziata con le risorse della programmazione 2021-2027, nella quale è stata inserita. Attualmente, la manutenzione e lo sviluppo della piattaforma CORE sono affidati ad una società di telecomunicazioni che ne ha esteso le funzionalità, tenendo conto degli adempimenti previsti dalla DGR 335/2018, in materia di acquisizione dei dati da parte dei consorzi e delle aziende che svolgono i servizi di trasporto pubblico in Calabria. A tutt’oggi, il CORE è in fase di costante aggiornamento al fine di semplificare le attività di controllo e di programmazione, nonché di perfezionare le operazioni di real-time.

Si evidenza, infine, che la pubblicazione sugli Store Apple e Google, non era stata inserita nel decreto di affidamento n. 15505 del 28/12/2017 e negli affidamenti seguenti. La pubblicazione sui predetti gli Store verrà eseguita in un momento successivo e sarà cura dell'amministrazione regionale informarne l'utenza.

Per quanto riguarda le previsioni del Documento di Economia e Finanza a valere per il triennio 2020-2022 (e non 2019-2021), citato nell’articolo, (http://www.consiglioregionale.calabria.it/ppa11/PPA%20n.%205.pdf), al fine di garantire un’esatta informazione si riporta testualmente quanto in esso indicato:

Continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci

A): favorire l’adozione della bigliettazione elettronica integrata e interoperabile per il pagamento dei servizi di TPL: la Regione persegue l’obiettivo di della bigliettazione elettronica integrata per il pagamento dei servizi di trasporto pubblico locale e per la 31 mobilità privata, attraverso la predisposizione di strumenti informativi in uso al cittadino che favoriscano l’intermodalità (in ambito locale, regionale e nazionale) utilizzando supporti interoperabili per titoli di viaggio condivisi, sosta e taxi. Gli standard dovranno garantire la possibilità di utilizzare tecnologie wireless e mobile sia di prossimità che di vicinanza, residenti su telefoni cellulari su carte di credito/debito, etc. Grazie alla partecipazione al PON GOV, sarà disponibile il Kit di riuso del sistema BIC- Piemonte. La Regione si propone di rinvenire risorse autonome per integrare tale sistema nel più ampio portale della Centrale operativa regionale.

B): favorire l’utilizzo degli ITS nel trasporto pubblico locale: l’azione mira a realizzare in primo luogo l’implementazione o l’estensione di sistemi di monitoraggio e localizzazione della flotta

Per quanto riguarda il punto A) relativo alla bigliettazione elettronica e interoperabile per il pagamento dei servizi di TPL, si fa presente che la partecipazione al PON GOV ha fornito un kit del riuso del sistema BIC-Piemonte, ma come è indicato nello stesso punto “La Regione dovrà rinvenire risorse autonome per integrare tale sistema nel più ampio portale della Centrale operativa regionale”.

Appare pertanto evidente che nessun costo è stato affrontato dall’Amministrazione regionale con riferimento a tale aspetto e come anzi detto, tale obiettivo verrà raggiunto con le risorse della nuova programmazione, come pure l’App del Trasporto Pubblico Locale (MOBIC).

Solo successivamente si valuterà la possibilità di integrare il sistema di bigliettazione integrata, indicato al punto A), nel sistema CORe e l’integrazione con sistemi innovativi di tipo turistico.

Tanto si doveva al fine garantire ai cittadini calabresi un’informazione esatta e completa


Regione Calabria
Assessorato Lavori Pubblici 

La nostra controreplica

Innanzitutto, ci fa piacere di aver fatto in pieno il nostro mestiere, ovvero fare servizio pubblico. Solo grazie al nostro servizio, la Regione Calabria si è accorta che aveva un’app non funzionante ed ha provveduto a ripararla: questo la dice lunga sia sul servizio di continuità e assistenza delle properties tecnologiche della nostra regione, sia di come manchi totalmente un sistema di controllo.

La Regione ci dice che era semplicemente una questione di certificati e che, risolto quello, l’app è funzionante. Ci tocca però essere precisi, quanto e come la nota di risposta: ci siamo accorti, infatti, che non è stato semplicemente aggiornato il certificato ma è stata sostituita l’app. Per farla funzionare infatti, come vedete dal video che vi alleghiamo, è necessario riscaricare l’app dal sito.

Ma andiamo avanti. Secondo la Regione Calabria, l’app è funzionante ed è scaricabile dal sito: ma tutti sappiamo che un’app, per essere funzionante e fruibile, deve essere inserita sugli store e accessibile da tutti i device. Facebook, WhatsApp, app per il trasporto pubblico delle altre regioni e città sono tutte scaricabili liberamente: invece questo prodotto non solo non è sugli store, ma addirittura è stato realizzato solo per Android. Gli utenti che vogliono scaricarla, dovranno modificare le impostazioni di sicurezza e attivare le app esterne, con tutti i rischi del caso. Gli utenti Apple, invece, non potranno proprio utilizzarla: e non è il massimo che chi abbia iPhone non possa usufruire di un progetto, lo ricordiamo, 700mila euro.

Andiamo, però, ai costi: la Regione ci comunica che quello non è il costo dell’app ma dell’intera piattaforma: eppure, la piattaforma era già esistente. Il progetto del Core, come recita la Regione Calabria al seguente link, nasce nel 2011 da una collaborazione tra Unical e Regione: l’indirizzo del vecchio sito web, ovvero http://calabria.coretpl.it/, non è più raggiungibile, ma Internet lascia traccia di tutto.

Bastano pochi clic per andare sull’archivio di internet e visualizzare il vecchio sito: questo è il vecchio CORE, del 2016, che ha le stesse immagini dell’attuale (lo vedete il banner? È (brutto) uguale a quello utilizzato quattro anni dopo, nonostante le migliaia di euro spese), il logo identico ma di colore diverso e la foto di un trionfante assessore Musmanno che annuncia che è online uno strumento che permetterà di consultare le corse, inserire punto di partenza e di arrivo per pianificare un viaggio e via dicendo

L’assessore ai lavori pubblici Catalfamo, che firma la nota di replica, ci comunica che la cifra di 700mila euro non è servita solo per realizzare l’app, ma per realizzare l’intero portale e poi anche l’app: ci spiace però constatare che a conti fatti l’app realizzata non è fruibile dai cittadini, non è presente sugli store, è scaricabile solo esponendo il proprio smartphone a rischi di violazione per la sicurezza, e questo è molto grave per un’amministrazione pubblica.

Sugli sviluppi futuri, ci spiace contraddirvi ma ne parla per primo proprio il documento di economia e finanza 2019-2021, approvato in data 28/06/2018 in Giunta e raggiungibile al seguente link (http://www.consiglioregionale.calabria.it/ppa10/PPA%20n.223%2010%5E.pdf). Il fatto che quel documento sia pressoché identico al DEF 2020-2022 la dice lunga su tante cose, ma eviteremo di soffermarci: sottolineiamo solo l’ennesimo copia e incolla registrato in quel di Germaneto.

Una cosa, però, vogliamo consigliarla all’assessore Catalfamo, che ha firmato una nota nella quale è stata certamente mal consigliata e che comunque si trova a rispondere di un progetto che non è stato realizzato dalla sua amministrazione ma ereditato da quella precedente: probabilmente, non era nemmeno a conoscenza di questo progetto presentato a pochi giorni dalle elezioni e poi sparito dai radar. Eppure non è possibile che si spendano 700mila euro per un’app e che chi di dovere non controlli che essa sia realizzata, pubblicata, funzionante nel tempo; appare quantomeno strano che a distanza di otto mesi dalla conferenza stampa di presentazione, nella quale si presenta l’app sul sito, si dia il parere favorevole alla liquidazione di un prodotto costato tantissimi soldi e che non potrà essere utilizzato da tantissimi calabresi nonostante sia uno strumento utilissimo.

Ecco, assessore Catalfamo, questo è quello che noi chiediamo: senza la nostra segnalazione, quell’app sarebbe stata funzionante? Senza il nostro intervento, sarebbe ora disponibile, seppur in forma enormemente ridotta? Questo è il nostro lavoro, e non vogliamo ringraziamenti: pretendiamo, però, che ognuno faccia la sua parte, a partire dall’apparato burocratico e dalle amministrazioni politiche che si succedono nella Cittadella Regionale.