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«La positiva partecipazione alla manifestazione - si legge in una nota della Cgil - apre una speranza ad una inedita presa di coscienza da parte della collettività che naturalmente va alimentata con azioni quotidiane improntate all’affermazione dei diritti di cittadinanza. La cultura del soccorso, dell’accoglienza, dell’integrazione e della sicurezza devono diventare un impegno prioritario da parte di chi possiede responsabilità di governo a tutti i livelli. Non c’è differenza, purtroppo, tra chi decide di spostare le risorse dell’accoglienza verso il rimpatrio e chi, pur in presenza di cospicue risorse finanziarie per i temi dell’inclusione sociale, non le utilizza adeguatamente con immediatezza e finalità appropriate per favorire una necessaria cultura della crescita e della solidarietà. Se si migliorano le condizioni di vita e di lavoro di tutti gli uomini, le donne e i bambini - prosegue la Cgil - si favorisce una cultura di una vera umanità che in questo momento sembra molto affievolita. Occorre combattere e contrastare la deriva sciovinista e un preoccupante renvascismo impregnato di odio razziale. La Cgil non intende delegare alla politica dell’apparenza, che si limita solo a presenziare alle iniziative salvo poi nell’azione politico-amministrativa quotidiana comportarsi in maniera non sufficientemente coerente, la rappresentanza di un popolo che ha bisogno di ritrovare le ragioni di una politica in grado di difendere i più deboli e i meno abbienti. Solo risolvendo queste criticità si può favorire una necessaria crescita civile e democratica all’insegna dell’equità e della giustizia sociale».