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Ometteva di effettuare le analisi previste dalla legge falsificando i rapporti di prova in materia di autocontrollo ambientale e alimentare. Per questo il gip del tribunale di Castrovillari, Letizia Benigno, su richiesta del procuratore capo Eugenio Facciolla e del sostituto titolare delle indagini Valentina Draetta, ha emesso una ordinanza di misura cautelare interdittiva nei confronti di Massimo Mazzullo, di Roggiano Gravina, tecnico di laboratorio chimico biologo e consulente HACCP, legale responsabile della Biolchimica SRLS e della consulting and management con sede a Roggiano Gravina. L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nas.
Certificati esiti di analisi su prodotti alimentari mai effettuate
Secondo quanto emerso dalle attività investigative, condotte in collaborazione con il distretto di San Marco Argentano dei servizi veterinari dell’Asp di Cosenza, Mazzullo avrebbe falsificato oltre 270 rapporti di prova, provocando l’immissione nelle filiere commerciali italiane ed internazionali, di prodotti alimentari non sottoposti ai previsti controlli di legge e potenzialmente nocivi per la salute pubblica.
Numerose le aziende truffate nella tenuta dei registri di autocontrollo come caseifici, pastifici, panifici ed allevamenti zootecnici di produzione primaria di latte, operanti nei territori di San Lorenzo del Vallo, Roggiano Gravina, San Marco Argentano, Corigliano, Mirto Crosia e in altri comuni della provincia di Cosenza.
Omessi anche i controlli su acque e rifiuti
Con analogo modus operandi Mazzullo ha falsificato anche un elevato numero di rapporti di prova relativi alla caratterizzazione dei rifiuti, anche pericolosi, determinando l’avvio allo smaltimento di sostanze in realtà prive di ogni sorta di documentazione reale. Tra i soggetti truffati anche il comune di San Donato di Ninea che aveva affidato al giovane le analisi delle acque e dei fanghi di depurazione.